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FdC 75 – La meditazione del mese… di Giusy Damiani

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"Io sono la porta…"

Una porta indica sempre un accesso, un'entrata, un'uscita, un attraversamento, un passaggio.

La porta può essere chiusa, aperta, accostata…

… può avere la maniglia, può essere scorrevole, può avere la chiave o il pulsante, può essere piccola, grande, stretta larga.

… può essere anche colorata o semplicemente bianca, nera, grigia…

La porta può essere di metallo o di legno, con gli specchi, dipinta, intarsiata.

Le porte possono essere di diversi tipi ma uno solo è il modo che consente l'accesso: attraversarla.

Sta' a noi la scelta della porta e la decisione di aprirla.

Molte volte aprire una porta chiusa ci fa paura, non sappiamo cosa troviamo dall'altra parte: una stanza, un giardino, il vuoto.

Ci avviciniamo alla porta con timore e ci troviamo nel dubbio se ce ne sono altre accanto.

Dobbiamo essere sicuri di aprire la porta giusta ed essere consapevoli di fare la cosa giusta. 

Qualcuno o qualcosa ci ha messo davanti a quella porta e non dobbiamo farci prendere dal panico perché se siamo arrivati lì davanti, non è per un caso.

Le possibilità davanti ad una porta non sono molte: si entra o si esce.

"Io sono la porta: se uno entra attraverso di me sarà salvato: entrerà e uscirà e troverà pascolo."(Gv 10, 1-10)

Queste parole di Gesù ci danno speranza. Gesù è la porta, non dobbiamo temere nulla, Egli ci nutrirà del cibo di cui abbiamo bisogno.

Senza attraversare questa porta non potremmo mai trovare la salvezza, la felicità, "la vita in abbondanza".

Giusy Damiani

 

 

 

FdC 75 – L’Editoriale di P. Armando Santoro omv

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Carissimi Amici di Casa Lanteri,

eccoci giunti ad aprile dopo un mese di marzo volato via come il vento! 

Un mese impegnato nelle attività ordinarie di Casa Lanteri con gli appuntamenti dei vari gruppi.

Un mese che per noi OMV della Comunità di Casa Lanteri è stato alquanto sofferto per via del ricovero in ospedale del nostro padre Giovanni Capello che, piacendo a Dio, dovrebbe ritornare in Comunità nella prima settimana di aprile. Vi chiedo una preghiera per lui che per tanti anni è stato instancabile confessore del nostro Santuario della Madonna di Fatima.

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In questi giorni i nostri amici volontari hanno ripreso i lavori del nostro giardino, interrotti per l'inverno. Ci auguriamo che, con l'aiuto di Dio, in questo mese di aprile possano essere terminati.
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Prima di lasciarvi alla lettura degli articoli dell'amica Giusy Damiani che vi propone un bel pensiero spirituale su Gesù nostra "Porta di salvezza", degli amici Enzo & Marisa Veraldi che ringraziano il buon Dio del loro 50° di matrimonio, degli amici Olimpia, Mario & Patrizia che ci parlano della loro breve avventura missionaria presso la missione delle Suore OMVF in Sri-Lanka, dell'amica Debora Gaudiino che ci condivide la sua esperienza di Esercizi Spirituali vissuta a dicembre e il pensiero eucaristico della nostra amica del Cielo, s. Teresina di Lisieux, volevo invitarvi tutti a fare il nostro Giubileo della Misericordia in Vaticano il prossimo 16 aprile [clicca qui per il programma].

GIUB

Buona lettura e Dio vi benedica tutti

P. Armando omv

 

 

 

 

FdC 75 – Gli appuntamenti di Aprile 2016

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   GIUB

IL CAMINETTO LANTERIANO RIPRENDE MARTEDÌ 12 APRILE

SABATO 2 APRILE 

Ore 16:30 – 19:00  ARTE & SPIRITUALITÀ    [Programma]

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MARTEDÌ 12 APRILE 

Ore 15:30 SCUOLA DI FORMAZIONE SPIRITUALE 2

ORE 21:00   CAMINETTO LANTERIANO 
   Condiviamo insieme la Liturgia della
   Domenica in collegamento streaming [Programma]

 

SABATO 16 APRILE 

GIUBILEO DEGLI AMICI DI CASA LANTERI
A S. PIETRO IN VATICANO

[PROGRAMMA]

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MARTEDÌ 19 APRILE 

Ore 15:30 SCUOLA DI FORMAZIONE SPIRITUALE 1

ORE 21:00   CAMINETTO LANTERIANO 
   Condiviamo insieme la Liturgia della
   Domenica in collegamento streaming [Programma]

 

SABATO 23 APRILE   

Ore 15:30  E.V.O. 2

                   SCUOLA BIBLICA con il diacono
prof. Nicola Parisi  Docente di Sacra Scrittura  [Programma]

 

MARTEDÌ 26 APRILE 

Ore 15:30 SCUOLA DI FORMAZIONE SPIRITUALE 3

ORE 21:00   CAMINETTO LANTERIANO 
   Condiviamo insieme la Liturgia della
   Domenica in collegamento streaming [Programma]

 

 

SABATO 30 APRILE   

Ore 15:30  E.V.O. 1

 

 

 

 

 

FdC 75 – La pagina di P. Carlo Rossi omv

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Carissimi Amici di Casa Lanteri,

la luce del Signore Risorto illumini i nostri occhi e riscaldi i nostri cuori!

A volte la vita ci riserva delle gioie talmente grandi, che nel riferirle siamo soliti dire che “non credevamo ai nostri occhi”…

Allora, siamo in grado di comprendere la difficoltà dei discepoli del Signore ad accogliere la Gioia di rivederlo, davanti ai loro occhi, Risorto: la Gioia che supera qualsiasi altra gioia; qualcosa di talmente meraviglioso, da lasciarci abbagliati ed increduli.

Ma, ciò che è ancora più meraviglioso, è contemplare, ancora una volta, la Misericordia di Gesù, che con tanta dolcezza e pazienza si mette al nostro fianco e cerca di risvegliare nei nostri cuori la fiamma della fede, fino a far cadere dai nostri occhi quel velo di tristezza, di amarezza, di delusione che ci impediva di riconoscerlo.

È quello che i Vangeli proclamati in questi giorni dell’Ottava di Pasqua riferiscono: Gesù che va incontro alle donne e le saluta; che chiama Maria per nome; che si fa compagno di viaggio dei due fuggitivi di Emmaus; che rinnova a Pietro il mandato di essere discepolo e pastore del Suo Amore; che appare nel cenacolo e dona ai suoi discepoli la sua Pace.

Sì, il nostro Dio è veramente grande nella Sua Misericordia, cioè nella capacità di comprendere fino in fondo e avere pietà della nostra povera umanità ferita dal peccato.

È, dunque, veramente “cosa buona e giusta” celebrare domenica prossima la Festa della Divina Misericordia, contemplando Gesù che non si tira indietro nemmeno davanti alle richieste quasi oltraggiose di Tommaso: mettere il dito nel posto dei chiodi, mettere la mano nel costato… E siamo invitati ad accogliere nel profondo l’esortazione a non essere più increduli, ma credenti, che, con immensa tenerezza, il Signore rivolge anche a noi.

In quella domenica, che è la prima del mese di aprile, manifesteremo come sempre la nostra devozione mariana con la processione e la recita del santo rosario, in cui invocheremo Maria, che è Madre di Misericordia, perché i nostri cuori si aprano finalmente ad accogliere con fiducia e gioia grande la Grazia del nostro Redentore Risorto, che trasforma e rende nuova la nostra vita. 

Coraggio, fratelli: il Signore risorto è sempre con noi.

Camminiamo insieme nella gioia!

Con grande affetto

p. Carlo, omv

 

 

 

FdC 74 – Il pensiero eucaristico del mese… di S. Alfonso Maria de’ Liguori

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Tutti i Santi si sono innamorati della devozione al Santissimo Sacramento. Infatti non c’è al mondo gioia più bella, tesoro più prezioso di Gesù sacramentato. Fra tutte le devozioni, poi, l’adorazione del Santissimo è la prima dopo i Sacramenti, la più cara a Dio, la più utile per noi.

Non ti rincresca dunque, mio caro lettore, di iniziarla anche tu. Lascia certe conversazioni vuote e intrattieniti, da oggi in poi, ogni giorno per un po’ di tempo, almeno mezz’ora o un quarto d’ora, in qualche Chiesa alla presenza di Gesù sacramentato: «Gustate e vedete come è buono il Signore: felice l’uomo che in lui si rifugia» (Sal 34 [35], 9). Fa’ questa esperienza e vedrai i frutti che ne ricaverai. 

Sappi che il tempo impiegato con devozione davanti al Santissimo è il tempo che più ti frutterà in questa vita, ti consolerà in morte e nell’eternità.

Sappi che guadagnerai più in un quarto d’ora di preghiera davanti al Santissimo che con tutti gli altri esercizi spirituali della giornata. […]

Sta’ pur certo che la persona che si trattiene raccolta davanti al Santissimo, Gesù sa consolarla tanto più del mondo col suo chiasso e divertimenti.

Che gioia starsene davanti a un altare con fede e devozione, e parlare familiarmente con Gesù, che sta proprio lì ad ascoltare ed esaudire chi Lo prega.

 

Alfonso Maria de' Liguori

Visite al santissimo Sacramento
e a Maria santissima

Citta Nuova
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FdC 74 – UN PROGETTO MOLTO IMPORTANTE… di Cinzia & Manuela

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9a    "Un terreno per la vigna del Signore"

Continua il cammino di noi “Amici della LanteriHumanitas” che ci vede sempre più impegnati nei progetti missionari Oblati: Brasile, Argentina, Sri Lanka, Nigeria, Filippine.

Negli ultimi mesi dell’anno, un’attenzione particolare è stata rivolta alla realizzazione di un progetto molto importante: infatti la LanteriHumanitas da ottobre, mese missionario per eccellenza, ha orientato la raccolta dei suoi proventi, verso l'acquisto di un terreno a Ibadan, città a sud della Nigeria, con l’intenzione di poter costruire in futuro, un Seminario OMV per i molti giovani postulanti che si preparano al ministero sacerdotale.                    

La delicata situazione politica che vive il Paese, li ha visti costretti a trasferirsi da Suleja, centro-nord del Paese, a Ibadan dove alloggiano provvisoriamente in una casa troppo piccola per loro.

L'acquisto di un terreno per costruire il Seminario è diventata una priorità. È per questo che abbiamo pensato di convogliare anche il ricavato delle iniziative di fine anno per questo costoso ma importante progetto.

Nel mese di Novembre insieme alle Suore OMVF, ci siamo trasformati in "pasticceri per il Signore" e sfornando dolci e biscotti, abbiamo potuto raccogliere "profumati" e preziosi fondi. Immancabile a Dicembre il nostro mercatino natalizio, allestito con oggetti creati da abili artigiani volontari, e altri ancora donati dai tanti fedeli del nostro Santuario.

Ringraziamo di cuore tutti coloro che vivono con noi questa felice realtà missionaria, per il loro aiuto e sostegno, ma il nostro primo Grazie è rivolto al Padre Celeste che ci permette di poter essere "piccole gocce" che vanno ad incrementare il Suo oceano d'amore. 

Santa Pasqua del Signore a tutti.

                                        Cinzia & Manuela

 

     

 

 

 

FdC 74 – FILOTEA: COS’È?… di Francamaria De Bernardi

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Filotea: che cos’è? Mi sono chiesta.

Ignorando tutto, con curiosità ho “cliccato” sulle pagine del computer e svolazzato leggendo qua e là, ma a farmi assaporare l’opera è stato compito di Padre Armando. 

Avevo capito, con i miei veloci assaggi, che la “vera devozione” era qualcosa che non aveva a che fare con lo stare perpetuamente in ginocchio, e gli incontri mi hanno permeato del concetto giusto, cioè che è la ricerca del Vero, del Vero delle azioni e dei pensieri per un “Vero amore di Dio”; è mutare i desideri in promesse senza “perder tempo” in devozioni che a volte hanno dell’assurdo e del superstizioso.

Man mano vedevo così che si può “volare in Dio con frequenza” e vivacità, spinti ad operare con prontezza perché la vera devozione interiore trasforma in dolce e facile ciò che dall’esterno, agli altri, appare “aspro o rigoroso. È come uno “zucchero spirituale” che toglie ogni forma di amarezza.

“Se la devozione è autentica… perfeziona tutto”.

La convinzione che ne ricevo e a cui aderisco pienamente in questa visione di “uomini con il cuore di Angeli”, che S. Francesco di Sales ci propone cesellando i momenti per la conquista della virtù con esempi chiari e di gentile “naturalità”, non mi evita però di soffermarmi sull’evidenza delle insidie e delle cadute della mia stessa vita di cui ho altrettanta convinzione e che la superficialità delle attitudini e il fascino delle tentazioni risucchia zavorrando.

Ma Francesco esorta, solleva l’animo con parole tenere e suadenti di padre, amorevoli, incoraggianti, senza evitare di mostrare i facili inganni presenti nella conquista della virtù; una conquista lenta “come l’aurora quando sorge“, la cui luce, solo con lentezza, diventa giorno.

Inoltre il suo sottolineare che la vita spirituale è un tutt’uno con la vita personale in cui siamo immersi, quell’agire in questo mondo “aggrappati al Padre senza mai lasciare la sua mano”, consapevoli che senza di Lui è facile perdersi, è un richiamo che continua a risuonare da lontano ma di grande attualità. È quello che ci aiuta ad evitare comportamenti incongrui, disdicevoli, mascherati. È quello che ci evita di essere cristiani non cristiani, quelli che si agitano e appaiono, ma che non trovano un tempo “misurato dall’amore” per i propri figli o genitori, per una telefonata a chi è solo, per un’accoglienza di sguardi durante un semplice caffè, per un sorriso in più.

È nella coscienza della nostra nullità, nullità a cui tutto è stato gratuitamente dato, che vediamo il Suo “continuo esserci", che riconosciamo che Dio ci ha liberato dalle occasioni, ci ha protetto sempre, e spesso a nostra insaputa, anche quando ci sentiamo meritevoli e cadiamo nella vanità di una pseudo coscienza di grande validità personale e ci gloriamo dei nostri progressi e capacità.

Mi è rimasto nella memoria l’orsacchiotto di un vecchio film: “L’orso”. Il piccolo, rimasto orfano, cerca in tutti i modi, ma inutilmente, di farsi adottare da un grande orso. Costretto dunque a vagare solitario si trova a fronteggiare necessità e pericoli finché, un giorno, un grosso e crudele felino di montagna lo guarda pregustandolo con desiderio. Il piccolo orso mette in atto tutte le mosse di cui è capace, con grande esibizione, e che lui crede terrificanti qualità d’orso. Con soddisfazione e autocompiacimento vede che l‘animale crudele se ne va con atteggiamento da sconfitto.

Ma la realtà è molto diversa. Alle sue spalle, l’immenso orso che sembrava averlo abbandonato, ha solo avuto bisogno di essere presente per aiutarlo nel pericolo.

 “Dio ci insegue per salvarci”.

La domanda non è più: “Che cos’è?”, ma: “Chi è?” Filotea.

Sono io, ciascuno di noi chiamati a vivere Cristo.

    “Su queste piccole mani
     Scendono tuoi doni infiniti.
     Passano le età, e tu continui a versare,
      e ancora c’è spazio da riempire”
(Tagore)

Francamaria De Bernardi

 

 

 

FdC 74 – Al posto di Zaccheo… di Chiara Cammaroto

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7bL'esperienza fatta al santuario di San Vittorino è stata molto affascinante perché ho trovato tanta pace e serenità che non ero riuscita ad avere da tanto tempo. Sono riuscita a pregare e a sentire proprio Lui; avevo bisogno di ricaricarmi e di stare nel silenzio più totale.

Mi sono abbandonata a Lui che stava nella casa è questo mi ha dato tanto. La Parola che ci ha accompagnato è stata "Zaccheo scendi subito perché oggi devo fermarmi da te". Mi è capitato di dire davanti al Santissimo che io volevo stare al posto di Gesù e Lui al posto di Zaccheo e portarmelo via a casa mia nella mia vita quotidiana.

Qui ho chiesto molto e anche volevo una risposta allora ho preso il Vangelo che mi trovavo davanti, e gli occhi mi sono andati sul  brano del Vangelo che parlava della scelta degli apostoli; da qui è partita una preghiera perché ho capito che Dio mi ha scelto e mi vuole per se.

Ho toccato l'apice quando ho fatto la confessione generale, lì ho provato tanta gioia e pace, mi sono sentita come se la mia veste bianca data al battesimo fosse tornata bianca; ho avuto una strana sensazione; dovevo fare la penitenza che mi era stata data, in Chiesa c'era la s. Messa e allora sono tornata davanti al Santissimo che stava nella Cappellina, perché la preghiera degli altri non mi permetteva di raccogliermi come desideravo. 

[Nella foto a destra sr Mary Kowalski insieme
alle due esercitanti, Chiara e Deborah]

 

Alla fine della confessione per la tanta pace che sentivo ho cominciato a dire "grazie" a tutti, a Gesù, alla mia amica, che mi ha portato, a sr Mary che mi ha guidato nel cammino.

Grazie!

Chiara Cammaroto