FdC 74 – La meditazione del mese… di Giusy Damiani

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giusy    

Quinta Stazione:
Gesù è aiutato a portare
la Croce

Dal momento della sua condanna a morte, Gesù viene caricato della Croce e costretto a portarla fino al luogo della crocifissione. Sulla via che lo porta a morire per noi, Gesù, accompagnato da sua madre, dagli amici, dai fratelli, incontra tanti uomini e tante donne.

Schermata 2016-03-02 alle 21.53.36

C’è chi urla, chi piange, chi corre, chi soffre in silenzio, chi gli asciuga il volto bagnato di sangue, chi lo istiga, chi lo percuote, chi lo provoca, chi lo giudica, chi non gli crede, chi lo uccide.

In quel percorso triste e doloroso, Gesù è costretto a caricarsi sulle spalle quella Croce, a sopportare il peso di quel Legno così duro, così impregnato di tanti peccati umani, di tanta cattiveria e malvagità umana.

Gesù, flagellato e deriso, cade una prima volta e poi una seconda volta e una terza volta ancora, “Maltrattato, si lasciò umiliare e non aprì la sua bocca” (Dal Libro del profeta Isaia, 53, 4-8).

Ad un tratto di questa via polverosa  “Costrinsero un tale che passava, un certo Simone di Cirene che veniva dalla campagna, padre di Alessandro e Rufo, a portare la Croce.” Dal Vangelo secondo Marco, 15, 21-22).

Quel tale Simone di Cirene, si trovava a passare per caso e quasi sicuramente non aveva alcuna voglia di fare quella fatica.

Cosa gli avrà detto Gesù quando l’ha visto accanto a lui, sotto quella Croce!

Simone lo avrà aiutato a portare la Croce fino al luogo destinato, oppure ha ceduto prima e lo ha lasciato da solo in questa Via Crucis?

Provo a mettermi io al posto di Simone. 

Gesù ha diviso con me il peso della Croce, io ho diviso con Gesù il peso della Croce.

Gesù non diceva nulla, non si lamentava eppure la sua sofferenza era tanta, sanguinava, era stanco, dolorante e come se non bastasse veniva umiliato e deriso.

Ed io? Quanto mi lamento io ogni giorno per portare quella Croce! 

La Croce del mio orgoglio, dei miei pregiudizi, delle mie presunzioni, dei miei tanti peccati.

Mi lamento e non mi accorgo che questo peso è portato da me solo in minima parte e neanche quella perché tutto il peso è portato sulle spalle da Gesù.

Egli sta accanto a me e solleva la mia fatica.

Tutto questo sacrificio è per salvare me e liberarmi dai miei peccati.

Signore Gesù, abbi pietà di me.

Giusy Damiani