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L. e V. O. – Anno 2013-2014

Cammino mensile di approfondimento che attinge alla Sorgente della vita spirituale per vivere da donne e uomini redenti. Il cammino è riservato a coloro che hanno fatto gli E.V.O. oppure un corso completo di Esercizi Spirituali Ignaziani.

[Istruzione – Orazione personale – Condivisione e celebrazione Eucaristica]

 

 

 

INCONTRO DI SABATO 12 APRILE 2014

  

 

 

 

 

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L'ACQUA/2

 

 

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Istruzione 

Omelia alla
 s. Messa 

 

 

L'ACQUA/1

Istruzione

Omelia alla
s. Messa

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LA LUCE

Istruzione

 
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IL TEMPO

Istruzione

  

 
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LA PORTA

Istruzione

  

 
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SCUOLA BIBLICA ANNO 2013-2014

SCUOLA BIBLICA DI PREGHIERA
Direttore
Diacono, Prof. Nicola Parisi
Docente di Sacra Scrittura presso
l'Ateneo Pontificio
Regina Apostolorum di Roma
ANNO 2013 2014
 
 
 
Incontro 8 – 17 maggio 2014
 Istruzione

 

 

 
L'incontro 7 di aprile non è stato registrato
 
Incontro 6 – 8 marzo 2014
 Istruzione

 

 

Incontro 5 – 7 febbraio 2014
 Istruzione

 

 

 

 

 

Incontro 4 – 11 gennaio 2014
 Istruzione
 

 

 

 

 

Incontro 3 – 7 dicembre 2013
 • Prima parte
 • Seconda parte
 
 
Incontro 2 – 9 novembre 2013
 • Prima parte
 • Seconda parte

 

 

 

 

 

 

 

Incontro 1 – 19 ottobre 2013
 • Scheda del Vangelo
 • Contenuto dell'incontro
 • Prima parte
 • Seconda parte
 
 
 
 
 
PREGHIAMO E STUDIAMO LA PAROLA

Programma del corso biblico 2013/2014

LA SACRA SCRITTURA
FONTE E MODELLO DI PREGHIERA
   

1. Tratti fondamentali della preghiera biblica

  • “Da lifne mi ata omed”: un tentativo di definizione
  • Ciò che impedisce allo spirito umano di essere in sintonia con lo Spirito di Dio
  • La preghiera come “bisogno”
  • Cos’è conveniente chiedere nella preghiera
  • La preghiera: realtà semplicissima (Sal 8,2-5; Mt 21,16)
  • Lo Spirito prega in noi

2. Gli atteggiamenti nella preghiera

  • La situazione preliminare
  • L’ingresso nella preghiera
  • Il permanere nella preghiera

3. Pregare con i sensi

  • La Scrittura nella mano, nella mente, nel cuore, sulle labbra
  • Pregare con l’olfatto
  • Pregare con il tatto
  • Pregare con la vista
  • Pregare con il gusto
  • Il senso dell’udito nella preghiera

4. Caratteristiche e forme di preghiera

  • Il luogo
  • Il tempo
  • I gesti
  • Gli atti cultuali
  • Le “forme” pre-esiliche della preghiera
  • Le “forme” post-esiliche della preghiera

5. Mosè, Anna, Maria: modelli oranti di preghiera

  • Le caratteristiche della preghiera di Mosè: il canto di Es 15
  • Le caratteristiche della preghiera di Anna: la lode di 1Sam 1,1-18
  • Le caratteristiche della preghiera di Maria: il Magnificat

CALENDARIO DEGLI INCONTRI

19/10/2013     08/02/2014    09/11/2013     08/03/2014      07/12/2013    05/04/2014      11/01/2014  17/05/2014

Ogni incontro prevede un'ora di preghiera personale sulla Parola che è stata oggetto di istruzione.

Il corso, costituito da 8 incontri con cadenza mensile è destinato a tutti coloro che vogliono conoscere le caratteristiche della preghiera biblica, i vari modelli, al fine di farne un’esperienza significativa all’interno del proprio atteggiamento di fede. Non ha lo scopo di introdurre alla Lectio Divina né di spiegarne la struttura o le caratteristiche ma intende richiamare alcune forme ed alcuni contenuti della preghiera biblica attraverso l’approccio diretto alla Sacra Scrittura. Essenzialmente il corso sarà costituito da due parti strettamente correlate tra loro allo scopo di mettere in risalto la struttura ed il modello della preghiera biblica e dall’altra parte un modello da seguire come guida per l’esperienza personale della preghiera.

Gli argomenti presentati saranno correlati da una ricca bibliografia per lo studio personale. Ad ogni partecipante all’inizio dell’incontro verrà data la traccia o il percorso di presentazione della lezione. 

                                            Nicola Parisi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CLICCARE QUI PER ACCEDERE ALLA ZONA RISERVATA PER L'ACCESSO
AL MATERIALE DIDATTICO E ALLE REGISTRAZIONI DEGLI INCONTRI

Chi lo desiderasse può chiedere l'accesso al materiale didattico inviando un'e-mail di richiesta a
segreteria@casalanteri.it

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Esercizi Spirituali al Seminario Metropolitano di Salerno – Getsemani di Paestum 28/9 – 3/10/2104

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Programma del corso 

Domenica 28 settembre 2014

 Incontro d'inizio Esercizi Spirituali

 

Lunedì 29 settembre 2014

 Punti per l'orazione personale
 Punti per l'orazione personale
 Omelia alla s. Messa  
 Punti serali

 

Martedì 30 settembre 2014

 Punti per l'orazione personale
 Punti per l'orazione personale  
 Omelia alla s. Messa    
 Punti serali  

 

Mercoledì 1° ottobre 2014

 Istruzione
 Conferenza sull'ipostasi battesimale  
 Omelia alla s. Messa di
 Mons. Ciro Miniero
 Vescovo di Vallo della Lucania
   
 Istruzione serale   

 

Giovedì 2 ottobre 2014

 Istruzione    
 Istruzione  
 Omelia alla s. Messa di
 Mons. Ciro Miniero
 Vescovo di Vallo della Lucania
   
 Istruzione serale   

 

Venerdì 3 ottobre 2014

 La devozione alla Vergine Maria    
 Omelia alla S. Messa conclusiva
 della B. V. Maria di Cana
   
 Ringraziamento dopo la s. Comunione  

 

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FdC 59 – La meditazione del mese… a cura di Fabrizio Fiorenza

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CAMMINARE NELLA FEDE

Dal peccato originale, origine di ogni peccato, emerge: alla base della disobbedienza c’è la mancanza di affidamento cieco verso Dio. Se non c’è, è sintomo che non c’è amore verso Lui. È in questo spazio che si insinua e attecchisce ogni tentazione e poi si srotola tutto il procedere del male nel nostro cuore.

Quando in una coppia non c’è vero affidamento-fiducia si cerca la verifica di ciò che l’un l’altra si donano. L’amore vero è essere sempre pronti a darsi la vita l’un l’altro. La mia vita non è più mia, ma te la dono, l’uno è nell’altra e viceversa, nell’amore scambievole. Se così è, non sono più in grado di giudicare l’altro/a altrimenti non si è più l’uno nell’altra, ma l’altro/a è fuori di me e io lo/a misuro e ogni volta classifico e giudico.

Come faccio a fidarmi sempre dell’altro? Se la scelta nasce su base solida scegliendoci con Dio, io nell’affidarmi all’altro/a mi fido-affido a Dio e riponiamo la nostra fedeltà non nella nostra capacità di fedeltà, ma in quella di Dio.

Dio ci addestra ad amarLo.

 

Spesso nel Vangelo Gesù ci dà delle indicazioni, ma non la spiegazione del perché. Anche all’origine Dio ordinò:

 

[Gen 2, 16-17] “16Il Signore Dio diede questo comando all'uomo: «Tu potrai mangiare di tutti gli alberi del giardino, 17ma dell'albero della conoscenza del bene e del male non devi mangiare, perché, quando tu ne mangiassi, certamente moriresti»”

Il motivo è per farci camminare nella fede e non nel sospetto in Lui. Solo così la Sua Parola vive in noi perché ci fidiamo e si realizza diventando il Suo Amore che ci fa agire.

 

 

 

 

 

 

 

FdC 59 – Pensiero Eucaristico di Benedetto XVI

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Pane e vino diventano il suo Corpo e Sangue. A questo punto però la trasformazione non deve fermarsi, anzi è qui che deve cominciare appieno. Il Corpo e il Sangue di Cristo sono dati a noi affinché noi stessi veniamo trasformati a nostra volta. Noi stessi dobbiamo diventare Corpo di Cristo, consanguinei di Lui. Tutti mangiamo l'unico pane, ma questo significa che tra di noi diventiamo una cosa sola. L'adorazione, abbiamo detto, diventa unione. Dio non è più soltanto di fronte a noi, come il Totalmente Altro. È dentro di noi, e noi siamo in Lui.

Benedetto XVI

Omelia del 21/a Colonia 8/2005 a Colonia –  [Clicca qui per leggerre l’intera omelia]

 

Sabato 25 ottobre 2014

Giornata dell'Adorazione Silenziosa

Telefonare allo 06 2266016 per i turni di adorazione

 

Ottobre 2014 – Giornata dell'Adorazione Silenziosa: Sabato 25 ottobre 2014

 

 

 

 

 

 

 

 

FdC 59 – Auguri, piccola mia Miriam… di Mario Ledda

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21 SETTEMBRE 2014

Mario con la moglie Cristina, la figlia Beatrice di 5 anni e Miriam di 4 mesi.

 

Per il tuo battesimo vorrei augurarti la felicità, ma anche la pazienza per sopportare il dolore

vorrei augurati la ricchezza, ma anche la consapevolezza che siamo tutti 
poveri in questo mondo;

vorrei augurarti l'intelligenza, ma anche l'umiltà per saper ammettere a volte che
non capiamo nulla; 

vorrei augurarti la bellezza, ma anche la capacità di proteggere chi non è piacevole e disprezzato;

vorrei augurarti la bontà, ma anche la forza per perdonare chi ti fà un torto;

vorrei augurarti la serenità, ma anche la sapienza per poter affrontare i momenti di fatica.

Vorrei augurarti l'amore, ma anche la grazia per saper amare chi non ti ama.

Per il tuo battesimo vorrei augurare a me e alla mamma di aiutarti a crescere sana, bella, simpatica, amorevole, intelligente, felice, ma sopra ogni cosa vorrei augurare a me e alla mamma di ricordarci sempre che noi ti abbiamo messo al mondo ma non sei nostra, noi ti abbiamo concepito ma sei stata pensata, amata e desiderata dall'eternità da Qualcun altro molto prima, noi ti amiamo tanto ma l'amore di Dio è molto più grande, che noi siamo i tuoi genitori ma Lui è tuo padre e tua madre prima e più di noi.

Nel giorno del tuo battessimo ti auguro di realizzare i sogni che Dio ha per te, perché Lui ti conosce, ha scritto il tuo nome sul suo cuore e desidera ardentemente la tua felicità, la tua realizzazione piena tanto che ha dato
la vita per te.

Auguri piccola mia!

Papà Mario

 

 

 

 

 

 

 

FdC 59 – Caro Padre mio e nostro… di Rita Campagna

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Caro Padre mio e nostro, ti ringrazio e ti benedico per la meravigliosa, se pur breve, esperienza che mi hai fatto vivere assieme ai fratelli in un oasi di pace e di tranquillità che hanno fatto tanto bene al mio cuore. 

In questa oasi ho potuto conoscerti meglio, sentire chiare e nette le tue parole, insieme con lo Spirito Santo: "non dubitare mai più del mio amore. In realtà, Padre mio, non ne ho mai dubitato, non più ora che nei momenti di difficoltà, guardo la S. Croce e proseguo il cammino… non riesco ad immaginare la mia vita senza di Te.

Ora sei il mio respiro, la mia anima, il mio cuore e lo credo seriamente, non tanto per dire. La mia anima nella Tua anima, i miei occhi nei Tuoi occhi, il mio cuore nel Tuo cuore, il mio spirito nel Tuo Spirito, parlami ancora Signore, parlami, ho bisogno di Te.

Pur sapendo che a casa mi aspettavano i doni più belli che Tu mi hai donato: mio marito, i miei figli, ho pianto tante lacrime, tante, come se mi sentissi strappata al Tuo amore. Ma non è così: Tu sei con me tutti i giorni, devo solo imparare a gestire al meglio il mio tempo con Te, presi come siamo da questa vita fatta di ritmi, tempi, fretta e quant'altro…

Devo imparare a spostare il baricentro della mia vita su di Te, come ci ha insegnato il nostro caro direttore spirituale padre Armando che ringrazio e benedico, perché ce lo hai messo accanto, insieme a suor Mary, preziosa ancella dei nostri cuori. Grazie, grazie, grazie di cuore!

“La condurrò nel deserto e parlerò al suo cuore…” (Os 2,16) 

Alleluja ! alleluja !        A m e n!

Rita Campagna

 

 

 

 

 

 

 

Fdc 59 – Assaporare l’inferno… di Fabio Mercuri

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azx4Spero di riuscire a dare il senso comprensibile che desidero a ciò che qui di seguito esprimerò circa i tre giorni di Esercizi Spirituali Ignaziani presso l’Oasi di San Giovanni Battista con le Suore Battistine a San Polo de’ Cavalieri sotto la direzione di Padre Armando Santoro.

La location era deliziosa e accogliente, e le Sorelle Battistine mi hanno fatto subito assaporare il clima familiare che mi ha messo a mio agio. Questi tre giorni sono il seguito di un mio personale

percorso Spirituale che da tre anni a questa parte sto facendo con Padre Armando a San Vittorino, convogliato lì dal mio amico Francesco Saviano, prima col percorso EVO e ora con la Scuola di Formazione Spirituale, della quale inizierò, a Dio piacendo, il II anno. Ho dovuto premettere sinteticamente ciò per far comprendere meglio al lettore ciò che dirò, che non deriva da una breve recente permanenza in un ambiente religioso, ma è frutto di un lungo cammino interiore, di una vita vissuta tra brevissime meditazioni, tra pensieri più o meno ascetici, che giungevano a delle conclusioni.

Quindi sporadiche, solitarie e intime preghiere, partecipazioni sempre più occasionali a celebrazioni Eucaristiche, feste per i poveri, spesa per la Caritas, tra improvvisi flash e congetture di carattere religioso che prendevano il largo tra un ragionamento e l’altro cogli amici, sbagliato o  giusto, il tutto approdava nel mio porto interiore  e contribuiva a lasciare un qualcosa che era più di un segno.

Ogni iniziativa, pensiero, desiderio, lasciava  una traccia dentro, ma niente tenevo per assoluto, continuamente vagliavo e soppesavo. Ciò m’ha  ben  disposto alle critiche  e  mi ha permesso di crescere. In questo quadro ho avuto modo di formare la mia “memoria del cuore”. Vivevo, e tuttora vivo, da peccatore, questo però non influisce  ma arricchisce la mia “memoria del cuore”, a fare da base è stata la mia fede salda, e la convinzione che il Vangelo di Gesù, che di tanto in tanto leggevo, lo sentivo Vivo e Vero: ed è stato proprio questo che mi ha permesso di crescere spiritualmente.

Ora qualcuno avrà sicuramente pensato che a farmi crescere spiritualmente siano stati quel poco che leggevo del  Vangelo o la mia fede, ma non è così. Intendo dire che ciò che m’ha fatto spiccare il volo spiritualmente è stato proprio il mio vissuto da “peccatore”. 

Senza che andate a rileggere:  avete capito bene: il mio vissuto da peccatore.  Per dirla tutta con precisione, non son state le mie rare preghiere o riflessioni sui pochi passi  del  Vangelo letti,  ma  è stata una crescente presa di consapevolezza del mio essere peccatore che di pari passo mi dava la misura della mia distanza da Dio e il divario incolmabile che avevo con una via redentrice e salvifica.  

“Ho preso consapevolezza del mio essere peccatore”. È la mèta più importante scoperta finora. Mi fa vedere continuamente dentro. Non mi fa sentire meglio di nessun altro, compresi tutti, anche coloro che danno lustro alle pagine di cronaca dei giornali o telegiornali.  Di conseguenza mi spinge a una ricerca incessante della misericordia del Signore, mi fa venire alla mente la “ricerca dell’acqua da parte della cerva assetata” (cf Sal 42,2).

Misericordia,  alla quale mi affido giornalmente, specie quando m’accorgo di soccombere durante le mie quotidiane battaglie Spirituali o quando il mio bagaglio di peccati mi si ripropone innanzi, aperto, dal quale fuoriesce di tutto, e non riesco a dimenticare, né posso farmi assolvere. 

I tre giorni Ignaziani son serviti proprio a questo: farmi assaporare l’Inferno: la mia lontananza da Gesù. Hanno scoperchiato d’un tratto il “quanto tempo ho perso senza di Lui”. 

Tre giorni per riconsiderare tutte quelle cose che in un modo o nell’altro, hanno usurpato l 'obiettivo primario: Gesù. Anzi, quest’amarezza l’ho assaporata già dopo il primo giorno. 

Ho respirato una vergogna indescrivibile per i miei peccati. Una vergogna che non è verso qualcuno, ma di me verso l’interno di me: verso la mia percezione interiore di Dio: verso Dio.  

Son bastati tre giorni per mettermi di fronte al “mio totale bisogno di misericordia” che è solo un altro nome del mio “peccato” svelato. Durante questi tre giorni non ho potuto fare a meno della mia affiancatrice Sr. Mary che mi ha sostenuto e rinfrancato, rammentandomi, nella maniera più delicata possibile, della Grazia che sovrabbonda dai miei peccati laddove confido nella Sua misericordia, mi ha poi illuminato ricordandomi della tenerezza che faccio a Gesù e della bellezza del giusto percorso che ora sto facendo. Sapevo a cosa stavo andando incontro, è una esperienza che ho vissuto negli EVO. 

Mi rammarico solo di non aver potuto fare tutti i giorni degli Esercizi Ignaziani. 

Ringrazio Padre Armando, Suor Mary e tutte le Sorelle Battistine e tutti i corsisti coi quali più o meno mi sono soffermato a discorrere, seppure a gesti e a sguardi, dato il “silenzio ordinato”, ci dicevamo tutto, da buoni italiani…

Fabio Mercuri

 

 

 

 

 

 

 

FdC 59 – Un’esperienza illuminativa, purificatrice e consolatrice… di Cèline Cochin

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Dal 4 al 13 settembre 2014 ho avuto la grazia di partecipare agli Esercizi Spirituali guidati da P. Armando Santoro omv. Nell’introduzione ci spiegò come gli Esercizi Ignaziani aiutano le anime a liberarsi  di tutto ciò che impedisce di conoscere la volontà di Dio e di godere Lui solo.

Una persona che conosce Cristo, non vuole altro che poter amarlo con tutto il cuore, tutte le sue forze e tutta se stessa. Ma sentiamo che qualcosa ci impedisce di amare così, amare sempre, rispondere all’amore ricevuto da Dio con amore. 

Il nostro cuore ci da sorprese e si chiude davanti alle difficoltà della vita, alle sofferenze, si lascia attirare da tante altre cose che non sono Dio e che ci lasciano insoddisfatti, senza sapere perché.

E così questi giorni di Esercizi, in un clima di molta serenità, sono stati una scuola di preghiera, un’educazione alla libertà interiore, per vivere da donna nuova, in Cristo.

I colloqui, con P. Armando o con Suor Mary Kowalski omvf, che si possono tenere ogni giorno, sono un aiuto per verificare la propria preghiera.

Cosa succede nella preghiera? Cosa vuol dire? Come discernere ciò che la Parola di Dio provoca nel mio cuore?

Giorno dopo giorno uno diventa più consapevole della presenza e dell’azione di Dio in se stesso.

P. Armando è stato un gran maestro per introdurre tutti (suore,  laici,  giovani  e  meno giovani…) nella  contemplazione dei misteri di Cristo.

In quel contatto con Gesù, vivo, presente, attualmente realizzando i suoi misteri per noi, la persona conosce Dio con un’intimità più profonda, in un rapporto amoroso e allo stesso tempo si conosce se stessa nella luce di Dio. Senza introspezione, senza senso di colpa, l’anima viene illuminata, purificata e consolata allo stesso tempo.

Che esperienza così vera, così dolce, così trasformante!

P. Armando è anche maestro per introdurci e  farci apprezzare ed amare la liturgia. Ci ripeté varie volte che la santificazione avviene nel cammino della liturgia. È lì che Dio ci fa santi.

Il pregare insieme le lodi e vespri ogni giorno, la celebrazione della santa messa con i misteri corrispondenti a ciò che stavamo meditando fu altro dono di grazia.

La prima riflessione sul sacramento del battesimo fu una luce che ci accompagnò tutti gli Esercizi. Nel battesimo già siamo morti all’uomo vecchio e siamo nati a una vita nuova, eterna, in Cristo. Ne approfittiamo così poco!… In questi Esercizi è cresciuta la consapevolezza di questo dono e la chiarezza del cammino spirituale per vivere di questa vita divina nel quotidiano.

“Venite e vedete”
“Gustate e vedete come è buono il Signore”.

Céline Cochin

 

 

 

 

 

 

 

FdC 59 – Quattro giorni di Esercizi Spirituali… di Sofia lolli

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…..oggi il tempo ha sempre minacciato pioggia e affacciata alla finestra della mia stanza, ammiro il verde della natura,  guardo dall'alto queste distese di colline verdissime interrotte nella loro dimensione da canaloni, dove il sole difficilmente riesce a penetrare, che scivolano sulla vasta pianura sottostante, piena di case strade, agglomerati urbani… panorama straordinario, dove all'opera di Dio si contrappone l’opera dell’uomo… In questo luogo la quotidianità è messa da parte.

Mi rendo conto che il mio involucro è nutrito ma il mio spirito meno.  Ho chiesto aiuto a Dio e mi ha guidato qui… Sotto la tua guida, sono riuscita a catturare la sua immagine, l'ho messa nel mio cuore, nella preghiera, lo guardo, mi ispira… gli faccio domande e cerco di captare le risposte. Ci fai contemplare vari episodi della vita di Gesù…

lo sento vicino… mi fortifica… sostiene… mi aiuta a capire…

Grazie Dio per questi giorni che mi hai regalato, pieni di grazia e pace… Ancora una istruzione… siamo invitati a tendere un filo di tutta la nostra vita fin dal giorno del concepimento… tendo una corda… è piena di desolazioni e consolazioni… gioie e dolori…

Chiedo al Signore prima di tutto di perdonarmi tutti i peccati da quando sono nata, ma soprattutto di perdonarmi l'indifferenza in cui l'ho messo nel passato; faccio memoria di tutte le tempeste della mia esistenza e ringrazio ancora il Signore per avermi traghetttato all'altra riva, facendomi donna nuova, e per la sua presenza in tutte le fasi della mia vita… devo tornare alla quotidianità , mi dispiace lasciare questa oasi di pace e le persone con cui condivido questi momenti… ma è giusto così… devo tornare alla mia famiglia… ma porterò con me ancora una volta un bel bagaglio…

Grazie di tutto… Buon proseguimento…

​Sofia Lolli