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FdC 51 – Pensiero eucaristico di S. Caterina da Siena

Tu, Trinità eterna, sei per noi mensa, cibo e servitore. Tu, eterno Padre, sei quella mensa che ci dà in cibo l’agnello tuo Figlio unigenito. Egli è per noi cibo soavissimo, sia per la sua dottrina con cui ci nutre della tua volontà, sia per il sacramento che riceviamo nella santa comunione, il quale ci pasce e conforta mentre siamo pellegrini e viandanti in questa vita. Lo Spirito Santo è veramente servitore per noi, perché ci amministra questa dottrina illuminando l’occhio del nostro intelletto e ispirandoci a seguirla; e ci amministra anche la carità del prossimo e la fame del cibo delle anime e della salvezza di tutto il mondo, per onore di te, Padre. Perciò vediamo che le anime illuminate da Te, luce vera, mai lasciano passare un po’ di tempo senza mangiare questo cibo soave per tuo onore. (Orazione 22)

 

Per scaricare tutte 
le Opere di S. Caterina da Siena clicca qui                        

 

Per i turni di adorazione, telefonare al Centralino di Casa Lanteri 06 2266016

 

 

 

 

 

 

 

FdC 51 – Il Caminetto Lanteriano… di Barbara Grieco

Da sempre l’ascolto della Parola di Gesù ha cercato di scardinare quelle porte troppo chiuse, a volte senza maniglia o serratura, per poter facilitare il suo ingresso dentro la mia anima e il mio cuore. Come se la resistenza a non aprire, se pur lecita, trovava un nuovo orizzonte di senso nella comprensione sempre nuova e quotidiana di ciò che invece la Parola intendeva comunicare. Così nel corso degli ultimi anni si è fatta sempre più forte la convinzione che solo una buona guida spirituale, attenta, discreta e  docile al suo ascolto, potesse costruire nuovi canali uditivi e visivi, ripescando solo all’interno del cuore nuovi materiali. Materiali per arrivare finalmente a edificare, non più porte, ma finestre, con grossi vetri, magari aperte, dove passi più luce e ci sia maggiore facilità per far sì che quella Parola, un tempo solo contemplativa, possa rimodellare, modificare a piacimento, indicare dove camminare, dove guardare, perché ascoltare, e soprattutto cosa poter fare. 

Quasi per caso, ma non tanto, mi sono avvicinata al Caminetto Lanteriano. Il mio è stato a dire il vero, un accostamento timido; io che per il computer, internet e mouse non ho mai avuto tanta simpatia. La timidezza da subito ha lasciato burrascosamente il posto a quella che poteva essere una nuova e importante possibilità di arricchimento. In particolare prendevo consapevolezza di una nuova metodologia di studio della Parola. Infatti, non nascondo l’emozione, c’è sempre una certa e trepidante attesa per il momento del lunedì sera, nel quale viene presentato e introdotta la Parola che sarà poi oggetto di approfondimento il giorno dopo.

È importante che mi soffermi un attimo sul momento del lunedì. Il fatto che ci sia gradualmente l’appuntamento del lunedì, non crea solo un prequel, un preludio, per l’evento del giorno dopo. È il tempo che intercorre tra i due momenti che fornisce giusto tempo di attesa, di riflessione personale. È come se la spiegazione del lunedì avesse poi necessariamente bisogno di trovare un nuovo spazio di vita dentro di me, laddove solo un tempo congruo ha invece la capacità di rendere vivo nel cuore ciò che un tempo ritenevo fosse una dolce Parola senza voce. In un epoca di frettolosità, di frenesia e di incapacità di fermarsi, sembra un lusso, piacevole, quello di potersi fermare per attendere, e di poter desiderare in un tempo stabilito che il personale approfondimento sia poi in qualche modo condiviso, forse corretto, ma anche sorretto dall’armonia di una sempre nuova comprensione che ora fa parte di me. 

L’importanza del lunedì sera l’ho capita solo dopo un po’, quando il giorno dopo era un continuo pensare all’appuntamento serale del martedì; percepivo, come peraltro adesso, una particolare emozione nel sape-re che la mia vita, dopo poche ore, avesse la piena opportunità  di  crescere. Ogni ora del martedì è come se fosse guidata e indirizzata ad un appuntamento molto romantico con il Tu divino di riferimento. 

La notte del lunedì in effetti, non aveva fatto altro che riscaldare la riflessione fatta. La notte aveva confortato e protetto quei pensieri e quell’ascolto. La sicurezza provata è difficile a descrivere. Quante  emozioni sono difficili a essere raccontate;  si può in effetti spiegare a qualcuno un’emozione se non lo si guarda negli occhi? o se non gli si stringe la mano? Come descrivere la nostra emotività a qualcuno se non viviamo con gli altri? Anche questo aspetto, un giusto tempo di attesa, somiglia quasi a un monito per tutti, di quanto la trasmissione di un sorriso e un’emozione, passa solo ed unicamente attraverso Lui, e per mezzo della nostra capacità o meno di vivere con e per gli altri. 

Quello che sentiamo e percepiamo perde significato se rimane un qualcosa di personale, da tenere nascosto per paura di farlo vedere. Il calore della notte quindi dona quel prezioso conforto di cui la Parola ascoltata necessita. Un conforto che ci prepara, mi prepara, al successivo e desiderato appuntamento del martedì sera alle ore 21:00. Il mio computer si accende, mi collego a internet. Lievemente imbarazzata ma tanto felice. Non nascondo l’iniziale timore  di tale esperienza, sapendo che altre persone potessero ascoltare quello che avevo da dire.

La tensione di timidezza lascia velocemente il posto ad un’attenzione viva. Finalmente quanto è stato sparso nella mia testa e nel mio cuore la sera precedente, ora verrà raccolto. Sarà l’ascoltare le riflessioni di altri sulla Parola e la sempre gratitudine che altri ascoltino la mia, a creare questa raccolta. 

La libertà di intervenire o meno in diretta non è più così importante, in quanto  inspiegabilmente nasce all’improvviso il bisogno di far partecipi altri e il bisogno personale che Padre Armando, in piena sintonia con tutti quanti si mettono in ascolto, indirizzi, spieghi e guidi il lavoro fatto la sera prima. Sotto la precisa  e edificante sua guida, infatti, le riflessioni di ognuno non rimangono mai tali ma si trasformano in esperienze, in nuova consapevolezza, in apertura. È così che, se pur solo da poco tempo, nella nostra casa c’è il Caminetto Lanteriano, un’intuizione geniale e forse anche una pioneristica innovazione, che rende e trasforma una serata del nostro quotidiano famigliare, in una compartecipazione del nostro vivere con gli altri, scaldato non solo dal tepore delle nostre mura domestiche, ma illuminato dal capire ogni volta… dove dobbiamo camminare…..!

 

 

 

 

 

 

 

FdC 51 – Da Fatima a San Vittorino… di Manuela Dainelli

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Il mio incontro con la casa di spiritualità «P.Pio Bruno Lanteri» è avvenuta a… Fatima! Ho avuto la gioia nel 2010 di partecipare, grazie a mio marito Salvatore, ad un pellegrinaggio in quel luogo fortemente visitato dalla Mamma Celeste. La nostra accompagnatrice era suor Anna omvf, la quale durante quei giorni benedetti dal Signore, non ha mancato di parlarci delle attività svolte nella Casa di Spiritualità. Sotto lo sguardo di Maria di Fatima tornammo a casa e lo Spirito Santo iniziò la Sua opera trasformante. Venivo da un trasloco e chiunque l'ha fatto sa come può essere devastante.

Lontana dalla mia parrocchia che era per me una seconda casa, iniziavo a "perdere colpi", ma il Signore è grande e non abbandona mai i suoi figli. Mi ricordai dell'invito di suor Anna e approdai a Casa Lanteri. Gettai l'ancora e Lui ha fatto tutto il resto. Ho iniziato il cammino degli E.V.O. e sono stati due anni in cui il Signore ha compiuto meraviglie in me e nella mia famiglia. Con essi si acquista una consapevolezza di come sia necessario per ogni credente, un cammino spirituale guidato, Gesù entra a far parte del nostro quotidiano, il suo Amore ci guida ad un'azione liberante, illuminante fino a farci vivere ogni situazione con Lui. Il Crocifisso diventa il faro che illumina i nostri passi.

Poi sono arrivati gli Esercizi Spirituali estivi, una vera e propria scuola di vangelo. Davvero un grande dono che il Signore ha fatto a tutta la comunità dei credenti attraverso Sant'Ignazio. Quest'anno ho iniziato la Scuola di Formazione Spirituale guidata da padre Armando e vediamo cosa il Signore vorrà combinare in me! Attualmente partecipo alla nuova e splendida realtà di Casa Lanteri: i L.eV.O. (Liturgia e Vita Ordinaria), dove suor Mary omvf ci sta guidando ad una integrazione della liturgia vissuta alla luce del cammino ignaziano.

Sono grata a Dio Padre per avermi condotto in questa Casa dove si respira la Sua pace, il Suo amore. Qui ogni incontro non è mai tempo perso, ma attimi preziosi di eternità.   

 

 

 

 

 

 

 

FdC 51 – Coincidenze… divine… di Elena De Bianchi

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Di fronte ai disegni di Dio quante volte avete abbiamo esclamato o sentito esclamare: "che coincidenza!…….

La proposta arrivò da mio cugino che aveva incontrato Padre Armando; in realtà neanche lui sapeva bene di che cosa si trattasse.

Non conoscevo gli Esercizi Spirituali Ignaziani e non sapevo nulla degli EVO, mi trovai al primo incontro del 26/10/2013  ….a San Vittorino…quanto tempo era passato dall'ultima volta che ero stata li!

Da un po’ ero alla ricerca di qualcosa che potesse far crescere, maturare la mia fede, avevo la sensazione che mancava qualcosa al mio cammino……ascoltai con attenzione quello che qualcuno da lassù mi stava proponendo, e su suggerimento del mio battito cardiaco dissi sì.

Trovo che questo dono, sia una grazia ricevuta da chi vuole semplicemente l'apertura del tuo cuore; quel cuore che hai serrato, chiuso a causa del dolore, della sofferenza, ed altro ancora. 

La "stranezza" di Dio è proprio questa, spesso non ti dona scorciatoie, ma vie tortuose, attraverso le quali però si acquisisce la gioia per carpire il vero senso del percorso da seguire: a volte strano, a volte incomprensibile, a volte difficile, a volte doloroso. Vario… Dio è anche questo… allora… BUON CAMMINO E GIOIA NEL CUORE!

 

 

 

 

 

 

FdC 51 – Editoriale di P. Armando omv

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Carissimi Amici di Casa Lanteri,

eccoci giunti alle porte di un nuovo Natale!
Il tempo passa, scorre e non torna più, quale responsabilità la nostra di riempire il tempo, dono di Dio, dell’unica cosa che rimarrà per sempre e non sarà soggetta a scomparire: l’amore! Tutto passerà, solo l’amore rimarrà per sempre e il grande rimpianto che ogni uomo si porta nel cuore, è proprio quello di non aver amato abbastanza. Potevamo amare di più!

Avviciniamoci alla grotta di Betlemme. Chiediamo al Bambino Divino che ci insegni e ci aiuti ad amare e a lasciare che il suo Amore ci lavori dentro, creando in noi nuove e più ampie capacità di amore.

Scrivo quest’editoriale proprio nel giorno in cui ci è giunta la notizia della nomina del nostro nuovo Padre Provinciale OMV per l’Italia. Dopo due mandati di p. Carlo Rossi, superiore della nostra Comunità di S. Vittorino, ora è toccato a p. Jim Gerlett, il suo vicario sarà p. Vincenzo Voccia.

                    P. Jim Gerlett              P. Vincenzo Voccia            P. CarloRossi

Accompagniamo questo cambio di guardia con la nostra preghiera e l’augurio di buon lavoro nella vigna del Signore al nuovo Padre Provinciale e al suo Consiglio (gli altri consiglieri sono p. Francesco Malara, p. Michele Babuin e p. John Idio).

Insieme alla novità del nuovo Padre Provinciale, in questi giorni abbiamo anche quella del ricovero ospedaliero di p. Emmanuel Onyemeh omv a causa di una

 P. Emmanuel Onyemeh omv       P. Dino Pavon omv  

polmonite virale. Speriamo  di riaverlo presto qui con noi. Anche p. Dino omv, in questi giorni ha voluto farci preoccupare con un breve ricovero in ospedale dove è stato ben presto rimesso a posto e rispedito subito al Santuario: Deo Gratias!

Ringraziamo il buon Dio del bel riscontro che sta avendo il neonato Gruppo  L.e.V.O. (Liturgia e Vita Ordinaria) guidato magistralmente dalla nostra sr Mary Kowalski omvf che sta contagiando, con la sua passione liturgica, tutti i partecipanti a questo gruppo riservato a chi ha già fatto il cammino degli E.V.O. oppure un corso di Esercizi Spirituali completo.

 

La Scuola di Preghiera aperta a tutti, invece, guidata dal sottoscritto va avanti in sordina con un piccolo gruppo di nostri amici. Ma noi non ci scoraggiamo. Ogni venerdì alle ore 18.30: mezzora di istruzione, mezzora di preghiera personale, mezzora di adorazione. Speriamo, pian piano, di riuscire a coinvolgere anche altri amici e di fare in modo che quest’incontro settimanale diventi un’istituzione di Casa Lanteri e luogo di crescita spirituale di tanti.

La nuova versione del Caminetto Lanteriano con l’appuntamento in rete alle ore 21:00 del martedì sembra stia ingranando e le condivi-sioni sono veramente belle, ma fatichiamo a coinvolgere altre famiglie oltre da 8-9 che ci seguono affezionatamente.

Prima di concludere vi ricordo l’appuntamento della nostra agenda di dicembre con il RADUNO DI TUTTI GLI AMICI DI CASA LANTERI DOMENICA 15 DICEMBRE 2013 ALLA S. MESSA DELLE ORE 16:30 IN SANTUARIO, A CUI SEGUIRÀ UN INCONTRO INFORMATIVO E LA CONSUETA AGAPE FRATERNA.

E, infine, vi invito tutti al nostro Fine Settimana Spirituale d’Avvento (13-15 dicembre) in cui approfondiremo la recente e prima Esortazione Apostolica di Papa Francesco Vangelii gaudium (clicca qui per il programma)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

FdC 51 – Appuntamenti di Dicembre 2013

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MARTEDÌ 3 DICEMBRE 2013

 

• ORE 21:00  CAMINETTO LANTERIANO 

                    Condiviamo insieme la Liturgia della Domenica
                    in collegamento streaming [Programma]

 

• ORE 15:30  SCUOLA DI FORMAZIONE 1

 

 

 

 

GIOVEDÌ 5 DICEMBRE 2013

• ORE 15:30  GRUPPO DEI CLASSICI DELLA SPIRITUALITÀ

La vita in Cristo di Nicolas Cabasilas

 [Programma]

 

 
 

VENERDÌ 6 DICEMBRE 2013

• ORE 18:30 – 20:00  SCUOLA DI PREGHIERA APERTA A TUTTI
                               Diretta da P. Armando Santoro omv
                               
[mezzora di istruzione – mezzora di preghiera
                               personale – mezzora di adorazione eucaristica]

 

 

SABATO 7 DICEMBRE 2013

• ORE 9:00 – 20:00  GIORNATA DELL'ADORAZIONE SILENZIOSA
​               
 Per i turni di adorazione telefonare al Centralino (06 2266016)

• ORE 15:30 – 19:30  SCUOLA BIBLICA DI PREGHIERA
                               Diretta dal diacono prof. Nicola Parisi
                               Docente di Sacra Scrittura        [Programma]

• ORE 15:30             EVO 2

 

   

 

LUNEDÌ 9 DICEMBRE 2013

• ORE 18:00  GUIDE E.V.O.

 
 

MARTEDÌ 10 DICEMBRE 2013

 

• ORE 15:30  SCUOLA DI FORMAZIONE 2 

 

• ORE 21:00  CAMINETTO LANTERIANO 

                    Condiviamo insieme la Liturgia della Domenica
                    in collegamento streaming [Programma]

 

 

 

VENERDÌ 13 DICEMBRE 2013

LA SCUOLA DI PREGHIERA APERTA A TUTTI È SOSPESA PER IL FINE SETTIMANA SPIRITUALE 

DA VENERDÌ 13 ALLA S. MESSA DELLE ORE 16:30 IN SANTUARIO DI DOMENICA 15 DICEMBRE 2013: 

FINE SETTIMANA SPIRITUALE D'AVVENTO
«EVANGELII  GAUDIUM»  
  

PROGRAMMA

 

 

 

DOMENICA 15 DICEMBRE 2013

• ORE 10:00 – 17:30 RITIRO APERTO A TUTTI       [Programma]                 
Diretto dal Prof. Mauro Meruzzi docente di Sacra Scrittura
    La proposta spirituale di quest'anno sarà tratta dal Libro dell'Apocalisse

PER LA COINCIDENZA CON IL FINE SETTIMANA SPIRITUALE IL PROGRAMMA DI QUESTO RITIRO SARÀ:
• Ore 10:00 Conferenza spirituale
• Ore 11:45 Adorazione Eucaristica
• Ore 13:00 Pranzo  
• Ore 14:30 Condivisione
• Ore 16:30 S. Messa in Santuario

DOMENICA 15 DICEMBRE 2013
RADUNO DEGLI AMICI DI CASA LANTERI:
• Ore 16:30 S. Messa in Santuario segue riunione informativa a
                Casa Lanteri e agape fraterna

 

 

 

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MARTEDÌ 17 DICEMBRE 2013

• ORE 15:30  SCUOLA DI FORMAZIONE 3

 

• ORE 21:00  CAMINETTO LANTERIANO 
                    Condiviamo insieme la Liturgia della Domenica
                    in collegamento streaming [Programma]

 

IL CAMINETTO LANTERIANO SI SOSPENDE
FINO AL 14 GENNAIO 2014

 

 

 
 
 
 
 

VENERDÌ 20 DICEMBRE 2013

• ORE 18:30 – 20:00  SCUOLA DI PREGHIERA APERTA A TUTTI
                               Diretta da P. Emmanuel 
Onyemeh omv
                               
[mezzora di istruzione – mezzora di preghiera
                               personale – mezzora di adorazione eucaristica]

LA SCUOLA DI PREGHIERA VIENE SOSPESA PER LE FESTIVITÀ NATALIZIE E RINPRENDERÀ VENERDÌ 10 GENNAIO 2014

 

 

SABATO 21 DICEMBRE 2013

• ORE 15:30            E.V.O. 1
• ORE 15:30             L.eV.O – Liturgia e Vita Ordinaria
                               Diretto da Sr Mary Kowalski omvf
                               [Gruppo riservato a chi ha già fatto un corso di
   Esercizi Spirituali completo o gli EVO]
 

DOMENICA 22 DICEMBRE 2013
• ORE 10:00 – 17:00  INCONTRO DI SPIRITUALITÀ CONIUGALE 
  [Programma]          Diretto da Sr Anna Cappellucci omvf

Il cammino spirituale di quest’anno

è orientato all’AMICIZIA SPIRITUALE FRA CONIUGI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

MARTEDÌ 31 DICEMBRE 2013

FINE ANNO IN AMICIZIA E PREGHIERA
ORE 20:00 CENONE A CUI SEGUE UNA TOMBOLATA
ORE 23:00- 23:55 ADORAZIONE EUCARISTICA
E, DOPO MEZZANOTTE, S. MESSA DELLA B. VERGINE MARIA MADRE DI DIO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

FdC 51 – La pagina di P. Silvano Porta omv

           

Carissimi Amici di Casa Lanteri,

si apre il mese di Dicembre e si apre la "porta" dell'Avvento : Gesù verrà ancora una volta nella nostra vita in NOVITÀ. Sì sarà un incontro nuovo, sacramentale, diverso dagli anni precedenti , perché è un incontro un anno più vicino alla meta della nostra fede, la vita eterna. Non lasciamoci intristire da chi ci dirà che non è più il Natale di una volta. Il Natale è sempre NUOVO perché ogni incontro con Cristo è sempre nuovo e foriero di grazia per la nostra vita .

Buon Avvento, in compagnia di Maria , Vergine del S.Natale, in ascolto della Parola, che meditare nel proprio cuore i grandi avvenimenti della salvezza. Il  mondo odierno cerca la salvezza e Gesù la porterà anche in questo Natale.

 

 

 

 

 

FdC 50 – La fede della Chiesa è la fede della famiglia cristiana… di P. Emmanuel Onyemeh omv

La Fede Della Chiesa

 

Che cosa intendiamo quando parliamo della fede della Chiesa? In termini semplici, la fede della Chiesa si esprime in Gesù Cristo, nella Parola di Dio. Essa punta al vangelo della verità, proclamato da Gesù Cristo nostro Signore, che chima gli uomini alla conversione. Lo stesso vangelo, seguendo l’ordine di Gesù Cristo nostro Signore, fu predicato dagli Apostoli e trasmesso alla comunità dei credenti, cioè la Chiesa.

 

La verità del vangelo è arrivata a noi concretamente mediante la Sacra Scrittura e la Tradizione. La Sacra Tradizione esprime tutto il processo, sia orale sia scritto, attraverso  cui il vangelo di Gesù Cristo è stato trasmesso nella Chiesa sotto la guida dello Spirito Santo.  Essa parla anche della vita della Cchiesa e la sua consapevolezza nel trasmettere la verità del vangelo. La Sacra Scrittura fa parte di questo processo. La Sacra Scrittura è la parola di Dio scritta e ispirata dallo Spirito Santo. Essa contiene la verità che salva, necessaria per la nostra redenzione. Considerando questi punti presentati, possiamo dire, quindi, che la fede della Chiesa è la fede nell’unico vangelo proclamato da Gesù, insegnato dai suoi apostoli e trasmesso a noi mediante la Tradizione  e la Scrittura. La fede della Chiesa è una  fede viva, che vivifica, per dirlo con le parole di papa Francesco: «La trasmissione della fede, che brilla per tutti gli uomini di tutti i luoghi, passa anche attraverso l’asse del tempo, di generazione in generazione» (Lumen Fidei 38).

 

Poiché «è impossibile credere con la nostra forza», la fede, come incontro con la verità del vangelo, deve necessariamente avvenire nel contesto eclesiale, perché “la fede ha una forma necessariamente ecclesiale”. La fede personale di un cristiano nasce attraverso la proclamazione della Parola. San Paolo dice ai cristiani di Corinto: «Vi proclamo poi, fratelli, il vangelo che vi ho annunciato e che voi avete ricevuto, nel quale restate saldi» (1Cor 15,1). Questo messaggio è veramente quello che egli ha ricevuto ed ora sta trasmettendo ai cristiani di Corinto (vv. 3-5).

Il secondo capitolo dell’enciclica di Papa Francesco descrive il secondo asse della fede, quello verticale, che porta dalla Terra al Cielo, attraverso conoscenza e amore, visione e ascolto.

 

La fede dunque non è un sentimento, “un fatto privato, un’opinione soggettiva”, è l’adesione alla verità trasmessa nella storia della Chiesa. Un cristiano crede e acconsente alla verità del vangelo predicato dalla Chiesa attraverso i suoi ministeri. Dopo aver creduto, egli impegna se stesso a questa verità volontariamente e nell’obbedienza. La conseguenza di ciò è che egli diventa un membro della comunità ecclesiale attraverso il sacramento del battesimo. La fede che è nata in lui lo giustifica e inizia a dirigere la sua condotta. Il rapporto qui è dialogico: Il cristiano può dire “Io credo” perché la Chiesa come comunità di fratelli dice “noi crediamo.”

 

Come la fede della Chiesa è fissata nella Trinità secondo la rivelazione fatta nella persona, parola e opere di Gesù Cristo, così la nostra fede è fissata nella fede della Chiesa. Ci sono due cose fondamentali da notare qui: la prima è il fatto che la fede è personale. Riguarda il mio incontro personale  con Gesù Cristo nel vangelo, questo incontro personale avviene nella Chiesa. La seconda sottolinea che, poiché la fede è personale, io divento il testimone di ciò che sono venuto a credere. Questo significa che, consegnando me stesso a Dio e permettendomi di essere guidato dai suoi comandamenti, sto proclamando la stessa verità che ho ricevuto dalla Chiesa.

La fede, inoltre, “non si configura solo come un cammino”: essa costruisce anche una nuova città, fondata anzitutto sulla famiglia. È proprio in questo che riusciamo a capire l’importanza della famiglia nella trasmissione della fede: i genitori trasmettono ai figli la fede in cui hanno creduto e che hanno  praticato. È in famiglia che i giovani cominciano a scoprire che “la fede non è un rifugio per gente senza coraggio”, ma l’unica luce che trasforma la società.

 

La Fede della Famiglia

 

 La famiglia, come comunione delle persone che ha il suo modello nella Trinità, è legata dall’amore e radicata nella fede della Chiesa. Secondo la lettera enciclica Lumen Fidei di Papa Francesco: «La persona vive sempre in relazione. Viene da altri, appartiene ad altri, la sua vita si fa più grande nell’incontro con altri» (n. 38). Il primo incontro di un bambino con la fede della Chiesa inizia nella famiglia. Ancorato nella fede dei genitori, il bambino viene battezzato e viene inserito nel Corpo di Cristo. Viene purificato dal peccato, viene giustificato e diventa il figlio di Dio. Crescendo sotto la guida dei suoi genitori, egli viene introdotto ancora più profondamente nella vita sacramentale della Chiesa e gli viene dato un fondamento sicuro per il futuro.

 

Ricevendo questa fede ed essendo nutrito in essa, il bambino viene trasformato e comincia un cammino personale della vita. La fede, però, viene trasmessa, vissuta e proclamata nella stessa misura in cui la famiglia stessa è fondata nella fede. Quando la fede non è vissuta a livello familiare, non può essere proclamata. Nel nostro tempo, nel quale Dio è stato escluso dagli eventi della vita degli uomini, esiste il pericolo di vedere una cultura pluralista che presenta tutte le cose come vere e i benefiche per l’essere umano. La famiglia, come  fondamento della società, non può resistere a queste correnti di errori, né trasforma la società se non si nutre e rimane nella verità del vangelo.

 

Oggi, vediamo che tante famiglie si disintegrano di fronte ai vari problemi economici e sociali, ma la disintegrazione più profonda avviene quando la famiglia  perde  il senso di Dio e non vive più la fede né guarda le gioie e le difficoltà con gli occhi della fede. Rimanendo fedele alla fede in Cristo Gesù e all’insegnamento del magistero, la famiglia riesce a capire la propria esistenza e le proprie strutture; riesce a tenere stretti i valori che costituiscono la famiglia stessa, i genitori riusciranno a vivere in un rapporto d’amore tra di loro, camminando insieme negli eventi delle difficoltà. I figli saranno capaci di capire il concetto dell’autorità per quanto riguarda la loro obbedienza verso i genitori e avranno il coraggio di affrontare la vita nella loro età giovanile partendo dalla fede che li ha nutriti.

 

La fede assicura la famiglia della presenza di Dio, l’aiuta a sopportare e perseverare nei momenti difficili. Questa situazione si trova nel quarto capitolo della seconda lettera di San Paolo ai Corinzi: «In tutto, infatti, siamo tribolati, ma non schiacciati; siamo sconvolti, ma non disperati; perseguitati, ma non abbandonati; colpiti, ma non uccisi, portando sempre e dovunque nel nostro corpo la morte di Gesù, perché anche la vita di Gesù si manifesti nel nostro corpo» ( vv. 8-10).

 

 Nel suo articolo, Indissolubilità del Matrimonio e Dibattito sui Divorziati Risposati e i Sacramenti, l’ Arcivescovo G. L. Muller, sottolinea questo punto di vedere e capire la vita dal punto di vista della fede in relazione al matrimonio cristiano. Secondo lui, «uno dei più gravi problemi pastorali consiste nel fatto che molti, oggi, giudicano il matrimonio esclusivamente secondo criteri mondani e pragmatici. Chi pensa secondo lo «spirito del mondo» (1Cor 2,12) non può comprendere la sacramentalità del matrimonio. Alla crescente mancanza di comprensione circa la santità del matrimonio, la Chiesa non può rispondere con un adeguamento pragmatico a ciò che appare inevitabile, ma solo con la fiducia nello «Spirito di Dio, perché possiamo conoscere ciò che Dio ci ha donato» (1 Corinzi, 2, 12)».

 

Eventi socio-economici e politici di oggi influenzano sia la vita matrimoniale dei coniugi che dei loro figli, in modo positivo e negativo, anche se sembra evidente che molti elementi si oppongono al fondamento della struttura familiare. Nonostante questo, le famiglie devono continuare a incaricare se stesse nella fede del vangelo di Cristo dato a noi per mezzo degli Apostoli. Esse dovrebbero veramente essere consapevoli che «il mondo nel quale viviamo pare spesso molto lontano da ciò di cui la fede ci dà la certezza; le esperienze del male e della sofferenza, delle ingiustizie e della morte sembrano contraddire la Buona Novella, possono far vacillare la fede e diventare per essa una tentazione» (CCC 164). Ma non ci si deve scoraggiare, ma piuttosto ci si deve rivolgere verso i testimoni della fede: «Abramo, che credette, “sperando contro ogni speranza” (Rm 4,18); la Vergine Maria che, nel “cammino della fede”, è giunta fino alla “notte della fede” partecipando alla sofferenza del suo Figlio e alla notte della sua tomba; e molti altri testimoni della fede» (CCC 165 ). Essi incoraggiano a sostenere un confronto costante, in primo luogo, con Dio nella preghiera e attraverso una lettura meditativa della Bibbia, in secondo luogo, con gli insegnamenti della Chiesa, in particolare quelli in relazione al loro stato di vita, e in terzo luogo, con una costante partecipazione ai sacramenti (specialmente quello dell'Eucaristia e della Penitenza). Si potrebbe anche trovare il tempo per ritiri di famiglia, partecipare a seminari e approfittare dell'aiuto di consulenti competenti e ben informati per la crescita spirituale e di assistenza in tempi turbolenti.

 

In conclusione, la fede della Chiesa nel Vangelo di Cristo, come espresso nel Credo, è costruita sull'autorità del Dio, Uno e Trino, che si è rivelato a noi in Gesù Cristo. Ogni famiglia cristiana deve non solo desiderare questa fede e metterla in pratica, ma deve anche proclamarla e vedere tutte le cose attraverso gli occhi della stessa fede.

P. Emmanuel Onyemeh omv

 

 

 

FdC 50 – Pensiero Eucaristico di S. Nicolas Cabasilas

Come le membra vivono in virtù della testa e del cuore, così chi mangia Me, dice il Signore, anch’egli vivrà in virtù di Me (Gv 6,57). Vive certo anche per effetto del cibo, ma ben altra è la natura del Sacramento. Il cibo, non essendo vivente, per sé non può immettere in noi la vita; ma, in quanto sostenta la vita già presente nel corpo, è ritenuto causa di vita per quelli che lo prendono. Invece il Pane di  vita, Lui stesso è vivente e per Lui veramente vivono coloro ai quali si comunica.

 

Sicché, mentre il nutrimento si trasforma in chi l'ha mangiato, e il pesce o il pane o qualunque altro cibo diventano sangue dell'uomo, qui accade tutto il contrario. È il pane di vita che muove chi se ne nutre, lo trasforma e se lo assimila; siamo noi ad essere mossi da Lui e a vivere della vita che è in Lui, grazie alla sua funzione di testa e di cuore. Il Salvatore stesso, per rivelarci che non alimenta in noi la vita al modo dei cibi, ma che, possedendola in sé, la inspira in noi, come il Cuore o la testa la danno alle membra, dice di essere il Pane vivo (Gv 6,51) e aggiunge: «Chi mangia Me anch’egli vivrà in virtù di Me» (Gv 6,57).

 

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S. Nicolas Cabasilas
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