FdC 80 – Il Gruppo dei Classici… di Paola Pedicone e Pamela Bonuglia

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Pamela Bonuglia

Il  primo incontro del gruppo dei classici della spiritualità cristiana tenutosi il 27 ottobre voleva essere una introduzione al testo di riferimento per questo anno: “Liturgia alla Sorgente” di Jean Corbon.

In effetti lo è stato, ma si è andati oltre: la lettura del testo è stata preceduta dalla lettura, comprensione e condivisione degli art. del C.C.C sullo Spirito Santo (dal 683 al 741) sui quali si è imperniato questo nostro primo incontro.

Cosi facendo ci si è calati alla Sorgente della Fede. Crediamo in un Dio che non è solo, ma infinita comunione, in un mistero, quale quello Trinita-

rio, che non possiamo penetrare. In Gesù Cristo, Dio si è rivelato a noi quale Padre, Figlio e Spirito Santo.

Questo incontro è stato come iniziare il cammino alla ricerca e conoscenza della Luce, quella dello Spirito Santo. All’inizio non si fissa subito lo sguardo sulla Luce viva dello Spirito, è come fermarsi un po’ nella penombra per potersi preparare lentamente a questo “incontro”, a questa conoscenza.

Allora cos’è che poi emerge?

La Misericordia, la Tenerezza, la decisione di un Padre che vuole salvare i suoi figli adottivi.

Il peccato dell’uomo non ferma Dio ma accende ancor più in Lui il Fuoco di salvezza.

In che modo? Cos’è che Lo spinge ad agire?

L’Amore… Dio si muove per Amore, attraverso il Suo Santo Spirito.

Lo Spirito Santo nel Mistero Trinitario è Persona-Amore, Persona-Dono, è scambio di reciproco Amore tra le Divine Persone e, nello Spirito Santo, Dio si fa Dono.

Tale rivelazione dell’Amore e della Misericordia ha nella storia dell’uomo un nome:  Gesù…    Il Volto del Padre.

Lo Spirito Santo è il potente vincolo d’Amore attraverso cui Padre e Figlio si amano; è l’abbraccio tra Padre e Figlio in un’unica Persona; è il donarsi del Padre e del Figlio per amore, tale da richiedere una risposta d’amore nella quale Dio, per mezzo di Gesù Cristo si presenta come modello d’amore da imitare. E ancora… nella Creazione, lo Spirito Santo è il vero protagonista; nell’Annunciazione rende fecondo il Grembo Immacolato di Maria, permettendo che il “Verbo” si facesse carne; ogni passo di Gesù avviene nello Spirito Santo fino alla Croce, sulla quale, morendo dona totalmente se stesso.

Lo Spirito Santo fa conoscere Gesù e attraverso Lui, fa conoscere il Padre.

La Salvezza sta dunque nel lasciarsi amare dal Padre per essere plasmati come figli a  immagine e somiglianza del Figlio dell’uomo.

La Chiesa vivendo la Pentecoste non può vivere ne’ agire senza lo Spirito Santo per essere efficace nell’annuncio salvifico. Parlando del Mistero Trinitario e della Chiesa, Sposa di Cristo, non si poteva non parlare della Madre della Chiesa, di Colei a cui tutta l’umanità è stata affidata… Maria SS.ma… Santuario Trinitario, modello di Fede. 

La Fede ha permesso a Maria di guardare in profondità, di guardare le cose con l’occhio di Dio, di unirsi a Dio. Senza esitazione pronuncia il Suo “Si”, il Suo “Eccomi”, il Suo Atto di Fede.

Il mio pensiero finale a conclusione dell’incontro è stato: il nostro “eccomi” possa intonarsi con quello di Maria affinché insieme a Lei, Onnipotente per Grazia, ci si possa incamminare chiedendo di crescere nella Fede lungo la Via del Progetto di Dio perché “avvenga di noi secondo la Sua Parola”.             
                                                                                                                    Pamela Bonuglia

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Paola Pedicone

PREFAZIONE DI P. ARMANDO SANTORO OMV
La prima cosa che ho pensato dopo aver letto il testo dell’articolo della simpaticissima Paola è stato: Ma questa è proprio “fuori di testa”… io quest’articolo non lo pubblico mica! La Chiesa non vuole che si canonizzino i santi prima che muoiano! Questo povero prete è ancora vivo e lei mi già gli ha fatto la nicchia con la statua… Ma poi ho pensato che gli Amici di Casa Lanteri mi conoscono e quindi non c’è rischio che prendano sul serio Paola e si faranno – spero! – anche loro due risate…

Oggi è il primo incontro del Gruppo dei Classici.

Come ogni anno ci ritroviamo insieme al nostro maestro e amico santo, P. Armando Santoro. Una precisazione circa la santità di P. Armando. Innanzitutto è santo, cioè 'intero', 'sano', non a caso il suo cognome è già un programma – Santoro -, per la grande pazienza e spirito di sopportazione nei riguardi di noi, signore mature tendenti alla logorrea e alla culinaria; poi è santo perché profuma e i santi profumano. È quel certo aroma di Paradiso: un suo sorriso e ti rasserena. È santo perché è spiritualmente pragmatico: fondamenta teologiche salde, vede con chiarezza ed è essenziale. Dico questo solo per spiegare che essere suoi allievi significa stare sempre ad imparare e insieme stare gioiosi, sorridere, ridere: questo è un piccolo, speciale cenacolo di preghiera! Quest'anno, Gioia, una di noi, la più speciale, ci farà da 'tutor', direi meglio da ottima 'assistente' (parola molto più simpatica, come è lei!).

Quest'anno p. Armando ci propone la lettura del libro di Jean Corbon, Liturgia alla sorgente, Edizioni Qiqajon – Comunità di Bose, 2003.

Il libro – un trattato indispensabile per crescere nell' Amore e dell' Amore di Dio per noi – parla del Mistero della Liturgia; della Liturgia celebrante; e della Liturgia vissuta, cioè la Liturgia del nostro quotidiano, in cui cogliamo l'azione dello Spirito in noi.

Confesso d' essere arrivata che P. Armando stava già illuminandoci sul contenuto del testo, tuttavia la parola che ha suscitato la mia attenzione è stata 'sinergia': Tutto nella Liturgia, insieme al momento supremo della Transustanziazione, è celebrazione unitaria di azione, parola,

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canto, 'in sinergia'. Energia potente, in cui tutto torna al Padre, e noi coinvolti, collaboriamo a questa azione. 

Questo primo incontro è stato un…'bocconcino spirituale: è un inizio che propone molte belle scoperte. Allora, buona lettura a noi! 

Vi saluta una delle signore mature, tendenti alla logorrea e alla culinaria, ma… innamorate di Gesù.

Paola Pedicone