FdC 80 – La meditazione del mese… di Flavia Ricci

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“Signore fa’ di me uno strumento del tuo amore”

Dopo una giornata frenetica, piena di corse, lavoro, cucina, faccende, compiti e organizzazione degli impegni di oggi e di domani…eccomi qui, in quell’angolo un po’ tranquillo della vita; è arrivato il momento che aspettavo da quando ho aperto gli occhi, quel piccolo spazio della giornata che mi permette l’incontro con il Signore!!

Eh si, ti ho cercato Signore tra le persone che hai messo sulla mia strada, ma quante volte non ti ho riconosciuto? Adesso sono qui, in quel momento di silenzio tanto desiderato, dove tutto intorno si è fermato, sono finite le preoccupazioni e le cose da fare, ma non riesco a sentirti: i pensieri che mi vengono in mente sono quelli delle cadute di oggi, di quei momenti in cui sono stata un po’ distratta e mi sono dimenticata del comandamento dell’Amore…

Dove sei Signore?

Tu sei sempre vicino a me e se ho commesso qualche mancanza, ti chiedo perdono e sono sicura che mi aiuterai a capirlo e a rimediare; per tutte le mie cadute…certamente mi aiuterai a rialzarmi.

Il Tuo Amore per me non diminuisce, mi vuoi bene con tutti i miei difetti…per quello che sono!

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Ma io, invece, mi accetto per quello che sono?

Mi ricordo di essere stata creata da Dio a sua immagine e somiglianza?

Spesso me ne dimentico ed è uno dei più gravi errori che commetto.

Sì, certo, bisogna essere sinceri con se stessi, riconoscere e mettere in luce i propri difetti, ma senza mai dimenticare che Lui ci ha pensati così, conosce ogni capello del nostro capo e da questo abbiamo la conferma del Suo Amore e la consapevolezza che possiamo migliorare!

Da questo si parte per decidere di metterci in discussione…dal Suo Amore per noi e per la nostra fragilità …rimettiamola nelle sue mani…Lui saprà fare della nostra debolezza qualcosa di grande!

Partendo da questa consapevolezza del Suo Amore per noi sentiremo la forza per poter superare anche i difetti che abbiamo messo in luce nella nostra persona…

Inizieremo così ad avere un comportamento positivo non solo verso noi stessi, ma anche verso gli altri, riconoscendo che tutti siamo sue creature e come tali amate da Lui.

Forse questa è la cosa più difficile ma, partendo dal presupposto che Dio ci ha creati a Sua immagine e somiglianza, possiamo guardare anche la persona che ci sta a fianco senza l’atteggiamento di critica che a volte si insinua in noi, anzi…proprio se vogliamo evidenziare un atteggiamento sbagliato o un errore  di chi è a fianco a noi, possiamo farlo notare alla persona senza volerla giudicare.

Nello stesso modo in cui noi abbiamo sentito che l’Amore di Dio ci rende liberi, ci spinge a cambiare e a superare aspetti critici della nostra personalità, un nostro atteggiamento di apertura (e non di chiusura e critica verso l’altro) farà sentire alla persona che ci ascolta lo stesso Amore di Dio che abbiamo sentito noi. Diventeremo allora strumento del Suo Amore e, senza un grosso sforzo, parlando con noi la persona potrà percepire tutto quello che c’è di positivo nelle nostre parole e, nella libertà, decidere a sua volta di rimettersi in discussione e superare gli aspetti critici della propria personalità…

È un modo diverso di rapportarsi con noi stessi e con gli altri, nella semplicità e nella consapevolezza che tutti possiamo cadere e che il Signore ci aiuta ogni volta a rialzarci e ricominciare; è una scelta che ci consente di voler bene a noi e al nostro prossimo, sapendo che non siamo mai gli stessi di ieri e che ogni giorno possiamo fare qualche piccolo cambiamento per attuare il Suo comandamento dell’Amore.  

La nostra preghiera sia quella di essere ogni giorno uno strumento del Suo Amore per le persone che incontriamo…

Flavia Ricci