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FdC 88 – L’Editoriale di P. Armando omv

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Carissimi Amici di Casa Lanteri,

il treno è ripartito: si ricomincia, mai in ritardo come quest'anno, ma abbiamo avuto una super estate ricca di impegni apostolici, vediamo di riassumerli.

Dal 31 maggio all'8 giugno ho diretto un corso di Esercizi Spirituali sulla Seconda Settimana ignaziana con solo due esercitanti [foto a destra].

Dal 9 al 16 giugno il nostro P. Carlo Rossi omv, ha diretto un altro corso di Esercizi predicati intitolati «Spirito del Padre e del Figlio: Spirito d'Amore» [foto sotto].

 

       

Sabato 3 giugno c'è stata la conclusione del primo anno del Gruppo di Arte & Spiritualità con la benedizione delle icone che sono state realizzate dalle partecipanti a questo corso iconografico. L'icona che hanno imparato a scrivere è quella del Cristo Pantocratore.

        

Bellissimo momento di comunità è stato il pellegrinaggio a S. Gabriele dell'Addolarata ai piedi del Gran Sasso, domenica 11 giugno, come conclusione del cammino spirituale del gruppo famiglia e di quello dei ritiri mensili [foto sotto].

             

A luglio abbiamo avuto la gioia dell'arrivo P. Francesco Malara omv quale membro della nostra comunità OMV di San Vittorino, P. Francesco viene dalla Comunità OMV di Teramo dove ha svolto il ministero di Parroco della Parrocchia di San Berado e Cappellano della locale Università degli studi.

P. Francesco, tra l'altro, si impegnerà come assistente spirituale del Gruppo Famiglia. Ringraziamo il buon Dio che ci ha sta regalando la gioia di questa presenza sacerdotale altamente qualificata.

E poi gli Esercizi di luglio…:

              

E il mese ignaziano di agosto…, iniziato così:

             

Proseguito poi così…:

    

E poi il corso di settembre:

               

E, infine, il corso che sto dirigendo a 14 sacerdoti, mentre preparo questo Foglio, presso il Seminario Mater Ecclesæ dei Legionari di Cristo a Roma, coadiuvato dal nostro amico e  parroco di S. Eligio, Don Joseph Alexander de Leon:

                 

E ora si ricomincia con le attività ordinarie di Casa Lanteri. Raccomando a tutti voi di fare pubblicità alla presentazione del cammino spirituale degli EVO che si svolgerà, piacendo a Dio, sabato 7 ottobre alle ore 16:00.

Ringrazio molto la nostra amica di Latina, Tania Giovannoli, che ha accettato di dare il cambio all'amica Flavia Ricci che l'anno scorso, con grande entusiasmo ci ha accompagnato con le sue meditazioni sulla Parola dopo che l'anno precedente era stato suo marito, Fabrizio Fiorenza, a farlo.

Abbiamo ancora una novità a Casa Lanteri e, cioè, la presenza tra i membri della Comunità OMVF che qui presta il suo servizio, di Sr Enrica Maccio' trasferita qui dalla Comunità OMVF di Trapani. Sr Enrica prenderà il posto di  Sr Margaret Fernando omvf, che ritorna nella sua Sri Lanka dopo un paio d'anni passati qui con una presenza silenziosa, operosa e cordiale. Grazie sr Margaret!

Infine una bella notizia: ho chiesto all'amico don Vincenzo Greco, Canonico della Cattedrale di Terni, Direttore dell'Ufficio Diocesano Ecumenismo e Dialogo, licenziato in Teologia Spirituale presso il «Teresianum» di Roma, che ho conosciuto da poco, di guidare il nostro Gruppo dei Classici della Spiritualità Cristiana e lui ha accettato con entusiasmo. 

La Provvidenza ha voluto così che il Gruppo non cessasse la sua attività quest'anno, in quanto per via dei suoi svariati impegni questo povero prete non ce la faceva a portarlo avanti lui: Deo gratias! 

Il testo che sarà oggetto di studio di quest'anno per questo Gruppo sarà «Il libro» di s. Angela da Foligno. [Clicca qua per il programma e il calendario].

Concludo ricordando l'intensissima gioia che il buon Dio ci ha regalato sabato 23 settembre scorso con la prima professione religiosa dei nostri tre novizi OMV, Fabrizio Crucitti, Luca Chirizzi e Christian Mauri. Accompagnamoli verso il sacerdozio di Cristo con il nostro affetto, la nostra preghiera e il nostro incoraggiamento.

     

Buona lettura e Dio vi benedica tutti

P. Armando omv

     

 

 

 

FdC 88 – Foglio di Collegamento di Ottobre 2017

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Incontri di spiritualità coniugale – Anno 2016/2017

Si tratta di una proposta alle coppie di tutte le età per crescere e  maturare come coppia cristiana. Ogni coppia è invitata a recuperare il ministero sacramentale.
Viene data priorità alla propria relazione d'amore valorizzando la vita di ogni giorno.

Dirigono gli incontri
Sr Anna Cappellucci omvf

Cell. 339 6473163  
<sranna58@gmail.com>
 

e il dott. Stefano Ottaviani psicoterapeuta
ottaviani.psi@libero.i

 

 

CALENDARIO DEGLI INCONTRI
 
 23 Ottobre 2016             27 Novembre 2016         18 Dicembre 2016            29 Gennaio 2017
 26 Febbraio
 2017           26 Marzo 2017                   30 Aprile 2017
 
FINE SETTIMANA SPIRITUALE PER COPPIE DI SPOSI – 26-28 MAGGIO 2017
Venerdì 26 maggio 2017
Schermata 2015-11-04 alle 19.16.25

 Ore 19:15
 P. Armando Santoro omv: S. Giuseppe: sposo e padre

Schermata 2015-11-04 alle 19.16.25  Ore 21:15
 Dott. Stefano Ottaviani: Il conflitto nella coppia e la possibilità della regressione
 
Sabato 27 maggio 2017
Schermata 2015-11-04 alle 19.16.25          
 Ore 9:30
 P. Armando Santoro omv: Briciole di vita famigliare nel Vecchio
 e nel Nuovo Testamento/A
Schermata 2015-11-04 alle 19.16.25  Ore 10:30
 P. Armando Santoro omv: Briciole di vita famigliare nel Vecchio
 e nel Nuovo Testamento/B
Schermata 2015-11-04 alle 19.16.25    Ore 12:00
 P. Armando Santoro omv: Omelia alla s. Messa
Schermata 2015-11-04 alle 19.16.25     Ore 16:00
 Sr Anna Cappellucci omvf: Maria Donna e Sposa
Schermata 2015-11-04 alle 19.16.25    Ore 18:00
 Sr Anna Cappellucci omvf: Maria Donna e Madre
 
Domenica 28 maggio 2017
Schermata 2015-11-04 alle 19.16.25  Ore 9:30 Dott. Stefano Ottaviani: La ricostruzione e ridefinizione continua del sistema
 coniugale: gli sposi e il loro cambiamento
Schermata 2015-11-04 alle 19.16.25  Ore 11:30
 P. Armando Santoro omv: Omelia alla s. Messa

 

 

 

 

Incontro di domenica 26 marzo 2017
Guarire insieme Creare, separare, soffrire Le cinque chiavi    
 

 

 

Incontro di domenica 26 febbraio 2017
Prega il Padre tuo Le ferite      
   

 

 

Incontro di domenica 29 gennaio 2017
Bambino interiore Le nostre relazioni      
   

Incontro di domenica 27 novembe 2016

 

 

Preghiera di inizio Introduzione al cammino Partire insieme L'amore nel matrimonio Partire insieme
 

PROGRAMMA TIPO DI OGNI RITIRO

 

 

Ore 10:00 Inizio dell’incontro

 –  La vita spirituale della coppia

 –  Esperienza di preghiera

 –  Le dinamiche di relazione

Ore 13:00 Pranzo (la Casa fornirà il primo piatto, per il resto ogni famiglia porti  qualcosa da  condividere 
                              fraternamente)

Ore 14:30   Riflessione di coppia segue testimonianze di vita

Ore 16:00   Assemblea conclusiva

Ore 17:30   S. Messa  (Inverno ore 18:00).

Quota pranzo ad offerta       Servizio baby sitter
 
 
 

ARCHIVIO DEGLI INCONTRI DELL'ANNO 2016-2016
ARCHIVIO DEGLI INCONTRI DELL'ANNO 2014-2015
ARCHIVIO DEGLI INCONTRI DELL'ANNO 2013-2014
ARCHIVIO DEGLI INCONTRI DELL'ANNO 2012-2013

FdC 87 – Il pensiero eucaristico del mese… di P. Luc Vaubert sj

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Dal Trattato sulla s. Comunione di P. Luc Vaubert sj

PARTE PRIMA – CAPITOLO SECONDO
Il desiderio di Gesù Cristo nell’Eucaristia è di renderci simili a Lui per animarci ad amarlo più perfettamente

1. L’unione contribuisce all’amore, ma anche la distinzione contribuisce, e l’amore reciproco non può esistere che dove ci siano almeno due persone diverse. Tra i veri amici tutto deve essere uno; tutto, tranne che le loro stesse persone, ma affinché si possano amare occorre che le loro persone si rassomiglino. La rassomiglianza è una delle sorgenti dell’amicizia e della simpatia che lega così dolcemente e fortemente i cuori, altro non è che una conformità d’inclinazioni.

Perché Dio ha creato l’uomo a sua immagine? Per disporlo ad accogliere il grande precetto che doveva donargli, di amarlo con tutto il suo cuore. Perché ha formato Eva così simile ad Adamo? Perché ella doveva diventare la sua sposa e desiderava che si stabilisse tra i due un amore ugualmente tenero e duraturo: «Facciamo un aiuto che gli sia simile» (Gen 2,18). Perché l’amore ci porta ad imitare coloro che noi amiamo e così l’amore si conserva e cresce.

Infine, il reciproco amore dell’Eterno Padre e del suo Figlio Unigenito, è l’origine e il modello di tutti i veri amori e il Verbo è la perfetta immagine del Padre suo e lo specchio senza macchia di tutte le sue adorabili perfezioni. E se la carità trova la sua ultima perfezione in cielo, è che in quell’ultimo giorno noi saremo, secondo l’apostolo s. Giovanni, trasformati in Dio: «Saremo simili a Lui» (1Gv 3,2).

2. Se dunque, anime cristiane, voi desiderate amare Gesù Cristo e farvi amare da Lui, occorre che diventiate simili a Lui ed è mangiando il suo corpo e bevendo il suo sangue che voi gli rassomiglierete. Perché, secondo s. Tommaso, uno dei più grandi benefici prodotti dalla s. Comunione è quello di trasformarci a somiglianza dell’immagine di Dio, cioè di Gesù Cristo.

L’Abbé Tupert (In Exod., II) parla di questo soggetto in un modo molto ingegnoso: «Il demonio – dice lui – tentò i nostri progenitori dicendo loro: “Mangiate il frutto e sarete come degli dèi. Essi gli credettero nonostante Dio li avesse minacciati di morte se ne avessero gustato. Per rimediare a questo disordine, il Salvatore ci “tenta” a sua volta dicendoci: “Mangiate il mio corpo, bevete il mio sangue e diventerete degli dèi. Credendogli, più sulla sua parola che sui nostri sensi che percepiscono le apparenze esteriori del pane e del vino e con una santa e religiosa fede ripariamo all’imprudente e ingiusta credulità di Eva e di Adamo.

In effetti questo pane celeste è di una natura ben differente da quella del pane ordinario: noi non lo cambiamo nella nostra sostanza quando lo prendiamo, ma è esso, al contrario, che ci cambia nella sua sostanza. “Mangiate il mio corpo – disse un giorno il Salvatore a s. Agostino – voi non mi trasformate affatto in voi, Io vi trasformo in Me”

3. Per scendere in maggiori dettagli, noi possiamo rassomigliare a qualcuno in tre dimensioni: nel suo aspetto fisico, nella sua natura e  essenza, e nelle sue azioni.

Si rassomiglia nell’aspetto fisico, quando si ha la stessa taglia, la stessa figura e gli stessi tratti del viso. Si rassomiglia nell’essenza, quando si hanno le stesse capacità e le stesse inclinazioni. SI rassomiglia nelle azioni, quando si agisce motivati dagli stessi principi e dalle stesse finalità. La prima rassomiglianza possiamo chiamarla immagine; la seconda simpatia e la terza, imitazione. Il Salvatore con la s. Comunione ci rende simili a Lui in tre maniere che s. Tommaso spiega attraverso tre belle comparazioni (cf  De Sacr. Alt.).

4. La prima comparazione di cui egli si serve, è quella di un sigillo applicato su della cera molle sulla quale imprime la propria figura. «Quando riceviamo la s. Comunione – dice il santo Dottore – Gesù Cristo imprime il suo corpo come un sigillo sui nostri cuori brucianti dell’amore di Dio, purificati dalla penitenza e inteneriti d’amore per il prossimo, non per essere cambiato in noi, questo sarà impossibile, ma per trasformare noi in Lui e imprimere nelle nostre anime l’immagine della sua bontà e delle sue perfezioni divine». Quando, nel libro dei Cantico dei Cantici, la Sposa invita lo Sposo a metterla come un sigillo sul suo cuore e sul suo braccio (cf Ct 8,6), è il Figlio di Dio, secondo la spiegazione di un grande maestro della vita spirituale, il padre Louis du Pont, che ci esorta alla s. Comunione, per imprimere la sua rassomiglianza nelle nostre anime. Il Figlio di Dio, imprimendo nelle nostre anime l’impronta di Se Stesso, che è l’immagine della sostanza del Padre, restaura l’immagine di Dio sporcata dal peccato e comunica ad esse una bellezza tutta divina. Perché il pane celeste non contribuisce ad imbellire le anime meno di come il buon cibo contribuisca a rendere floridi e belli i corpi. S. Giovanni Crisostomo si spiega mirabilmente intorno a ciò: «Questo sangue – dice parlando della s. Eucaristia – fa brillare in noi l’immagine di Gesù Cristo, comunica all’anima bellezza e nobiltà, e le impedisce, nutrendola, di cadere in debolezza. Questo sangue è la sua salute, esso la purifica, la rende bella, l’abbraccia e la rende più splendente dell’oro e più luminosa del fuoco. Giacché, allo stesso modo che un oggetto immerso nell’oro fuso diventa tutto dorato, così l’anima immersa in questo sangue diventa pura e bella come l’oro». Egli, aggiunge più avanti che un cristiano comunicandosi si riveste del manto reale di Gesù Cristo, o ancora di più, si riveste di Gesù Cristo stesso. Si può descrivere meglio la virtù che ha l’Eucaristia di trasformarci nella rassomiglianza del Salvatore? Possiamo meglio esprimere l’eccellenza e la bellezza di questa rassomiglianza che viene paragonata allo splendore dell’ora e alla luminosità del fuoco? Possiamo noi meglio dichiarare quanto questa immagine si perfetta dicendo che questo Sacramento ci riveste degli abiti e degli ornamenti di Gesù Cristo e che ci riveste di Gesù Cristo stesso?

5. Non solamente, il Salvatore, per mezzo della s. Comunione, restaura in noi l’immagine della sua bellezza, ma si unisce a noi in corpo e in spirito, e comunica anche la sua bontà, le sue inclinazioni e virtù. La pratica dell’umiltà, della pazienza della mortificazione, dell’amore ai nemici, così opposta alle nostre inclinazioni naturali, ci diventa allora facile. Perché dice s. Tommaso, allo stesso modo che una goccia di acqua gettata in un grande recipiente di vino si perde e si confonde così bene che non la si distingue più, tanto essa rassomiglia al vino, così l’anima unita a Gesù Cristo è come quella goccia d’acqua, come una goccia da un secchio (Is 40,15). L’anima prende talmente le inclinazioni di Gesù Cristo, si conforma così perfettamente ai suoi gusti e modi, che sembra proprio cambiata in Lui.

Possiamo prendere questa comparazione dagli usi della Chiesa che mischia sempre un po’ di acqua al vino del calice della consacrazione. Perché questa miscela, secondo s. Cipriano, significa l’unione che i fedeli, rappresentati dall’acqua, contraggono con Gesù Cristo in questo Sacramento, e la rassomiglianza segue naturalmente all’unione.

6. Questo effetto è così proprio all’Eucaristia che l’illustre patriarca di Venezia, s. Lorenzo Giustiniani, ne ricava una prova della presenza reale di Gesù Cristo in questo Sacramento: «Se il corpo del Figlio di Dio – dice lui (Serm. De l’Euchar.), non fosse affatto nell’Eucaristia, come un po’ di pane e del vino potrebbero operare tanti miracoli? Da dove verrebbe questa forza nel corpo e nell’anima? Da dove verrebbe questo rinnovamento dell’uomo interiore, questo fervore della carità, questo gusto così delizioso di dolcezza spirituale, questa abbondanza di pace, questo amore dei beni eterni, questo ardente desiderio di avanzare nelle virtù e questi fervorosi rendimenti di grazie? Per la devota ricezione di questo augusto Sacramento, gli odi cessano, le tensioni si acquietano, le liti cessano, i vizi dispiacciono, si ama la castità e si disprezza la terra. Per mezzo dell’Eucaristia l’uomo diventa tutto un altro, cambia in meglio, non per natura, ma per grazia. Egli ferma la sua lingua, ama il silenzio, si applica alla preghiera, conserva l’unione fraterna, si impegna nella purezza del cuore e in tutto ciò che sa essere gradito a Dio. Giacché questi progressi spirituali non possono essere causati che dalla bontà dello Spirito Santo e l’amabile presenza di Gesù Cristo che opera questi meravigliosi cambiamenti, non ugualmente in tutti, ma secondo le disposizioni di colui che si comunica, e secondo quelle di Gesù Cristo che li realizza nella sua misericordia».

Ma, essendo così, voi che leggete, se siete ancora così imperfetti, se rassomigliate poco a Gesù Cristo, è tutta colpa vostra. Sicuramente, o voi vi comunicate troppo raramente, o vi mancano le disposizioni idonee a far bene la s. Comunione.

7. Quando noi portiamo in noi l’immagine di Gesù Cristo e abbiamo le sue stesse inclinazioni, è naturale che noi imitiamo la sua condotta e che seguiamo i suoi esempi. È questo l’ultimo tocco con cui la s. Eucaristia completa di realizzare la nostra rassomiglianza a Lui. S. Tommaso lo spiega con tre comparazioni simili a quelle due altre di prima, eccole:  «È proprio di un pollone di un buon albero – dice l’ammirabile Dottore – quando esso è innestato su un  albero selvatico, di prevalere su questo per la sua forza naturale e di comunicargli la sua dolcezza togliendogli la sua asprezza e facendogli produrre dei frutti simili ai suoi. Ugualmente, il corpo di Gesù Cristo, innestato, per così dire, in noi, corregge i nostri difetti, ci comunica la sua bontà, e la virtù di produrre foglie, fiori e frutti di giustizia simili a quelli prodotti da Lui stesso. È questo – continua s. Tommaso – che lo Spirito Santo ci insegna per bocca del profeta Ezechiele, quando dice: «Io prenderò dalla cima del cedro, dalle punte dei suoi rami coglierò un ramoscello e lo pianterò sopra un monte alto, massiccio; lo pianterò sul monte alto d'Israele. Metterà rami e farà frutti e diventerà un cedro magnifico» (Ez 17,22-23). Questo alto cedro è Dio Padre, i suoi rami elevati sono i patriarchi di cui la Vergine Santa è la cima, è la carne di Maria. Lo Spirito Santo pianta questo eccellente germoglio sulla montagna elevata, ogni volta che distribuisce ai fedeli – elevati dalla terra al cielo per mezzo dei loro desideri – il Sacramento del Corpo del Signore. Da questa unione nascono frutti eccellenti. Giacché il cuore di un fedele perde l’amarezza dei suoi vizi per la forza del Sacramento, e produce, sull’esempio di Gesù Cristo, i fiori, i frutti delle virtù e delle buone opere. È per questo che Egli diceva s. Agostino: «Io sono il cibo dei forti». È questo che desidera la Sposa quando diceva: «Attirami dietro a Te» (Ct 1,4), come se lei gli dicesse: «Cambiami in Te per la forza del mio amore e del tuo, unendoti a me, stando nel mio cuore, distruggi quella maledetta radice che produce frutti così amari, affinché la forza della tua dolcezza e della tua bontà prevalga con potenza su di me. È per questo, infine, che s. Paolo dice: «Io vivo, non più io, ma è Gesù Cristo che vive in me» (Gal 2,20)».Tutto questo dice s. Tommaso, ma sembra che abbia preso queste similitudini da s. Dionisi l’Aeropagita, che chiama l’unione che noi contraiamo con Gesù, innesto spirituale (De hier. Eccl., III).

Vedete bene dunque come il Figlio di Dio imprime in noi la sua immagine, ci comunica le sue inclinazioni e ci fa agire come Lui, quando noi lo riceviamo con le dovute disposizioni. Ma se la rassomiglianza produce l’amore reciproco, poteva il nostro Salvatore, per animarci all’amore verso di Lui e così poterci ricambiare moltiplicato il suo amore, inventare un mezzo più efficace dell’adorabile Eucaristia che ci rende così santi e così simili a Lui? Sii sempre benedetto, o mio adorabile Salvatore, per un così grande e inestimabile dono!

[Clicca qui per leggere tutto il trattato]

   

        

 

 

 

FdC 87 – Il nostro «Tabor»… di Assunta & Roberto Basile

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Carissimi Amici di Casa Lanteri,
domenica 28 maggio con un ritiro di tre giorni si è concluso il percorso di formazione per coppie di sposi, guidato da Padre Armando,  sr Anna e il dott. Stefano Ottaviani

Il week and è stato intenso di argomenti e contenuti,  scanditi da tempi di preghiera.  Abbiamo sperimentato attenzione da parte dei relatori con una profonda gioia e condivisione con le altre coppie partecipanti.  

Schermata 2017-06-02 alle 11.27.43

Riteniamo davvero importante per la nostra permanente formazione di sposi e genitori aver percorso questo cammino dove con semplicità e competenza siamo stati accompagnati a una più profonda comprensione della nostra chiamata. Non è sempre facile visti gli innumerevoli impegni quotidiani poterci fermare per poter ricevere questa preziosa opportunità di ascolto personale e di coppia, formazione, riflessione e preghiera.

È stato il nostro «Tabor» dove abbiamo visto la gloria di Dio, che chiamandoci figli prediletti ci ha mostrato il suo progetto sul matrimonio sacramento. 

Roberto & Assunta Basile

   

 

 

 

 

FdC 87 – Sottobraccio all’Onnipotente… di Rita Storti

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Carissimi fratelli e sorelle in Cristo Gesù,
quest'anno, per la prima volta nella mia vita, ho fatto l'esperienza degli Esercizi Spirituali sotto la guida di P. Armando Santoro nel Santuario di S. Vittorino sono stati dei giorni pieni di sensazioni che sono diventate certezze. Quel Gesù che ognuno di noi prega pensandolo e facendone un'immagine nella nostra mente, che sicuramente scalda il nostro cuore, negli Esercizi si concretizza e diventa Persona presente al nostro cuore che con la dolcezza del Suo Amore ti invade l'anima e tutto il tuo essere e ti trasmette un fiume di Pace. 

Schermata 2017-06-02 alle 12.20.44
Foto di gruppo del corso di Esercizi Spirituali del 14-19 maggio 2017

Gli Esercizi sono giorni in cui la nostra anima si trova da sola con il suo Creatore ed è un connubio di certezze e di soavità che non si possono spiegare ma certamente ti danno modo di aprire la porta del tuo Cuore a Colui che vi bussa da un’eternità, poi quello che succede è unico irripetibile e diverso per ognuno di noi, riportandovi  poi nella vostra vita non più da soli ma sottobraccio all'Onnipotente che vi sostiene vi guida e cammina intorno e davanti a voi.

Con l'augurio che farete  questa esperienza di Vita, vi abbraccio con amore

Rita

 

 

 

FdC 87 – La meditazione del mese… di Flavia Ricci

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[Dopo che la folla ebbe mangiato], subito Gesù costrinse i discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull’altra riva, finché non avesse congedato la folla. Congedata la folla, salì sul monte, in disparte, a pregare. Venuta la sera, egli se ne stava lassù, da solo. La barca intanto distava già molte miglia da terra ed era agitata dalle onde: il vento infatti era contrario. Sul finire della notte egli andò verso di loro camminando sul mare. Vedendolo camminare sul mare, i discepoli furono sconvolti e dissero: «È un fantasma!» e gridarono dalla paura. Ma subito Gesù parlò loro dicendo: «Coraggio, sono io, non abbiate paura!». Pietro allora gli rispose: «Signore, se sei tu, comandami di venire verso di te sulle acque». Ed egli disse: «Vieni!». Pietro scese dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù. Ma, vedendo che il vento era forte, s’impaurì e, cominciando ad affondare, gridò: «Signore, salvami!». E subito Gesù tese la mano, lo afferrò e gli disse: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?». Appena saliti sulla barca, il vento cessò. Quelli che erano sulla barca si prostrarono davanti a lui, dicendo: «Davvero tu sei Figlio di Dio!». Compiuta la traversata, approdarono a Gennèsaret. E la gente del luogo, riconosciuto Gesù, diffuse la notizia in tutta la regione; gli portarono tutti i malati e lo pregavano di poter toccare almeno il lembo del suo mantello. E quanti lo toccarono furono guariti. (Mt 14, 22 – 36).

C’è un momento nella vita in cui ci fermiamo ad ascoltare il nostro cuore, scoprendo tanti aspetti molto fragili della nostra personalità e diverse situazioni che proprio ci spaventano. Sembra quasi di sentirsi inadeguati alla vita che viviamo, ai ritmi così veloci della quotidianità, a quel tempo che corre e a tutte quelle cose che avremmo voluto fare e che invece non siamo riusciti a realizzare, alle richieste tanto pressanti che riceviamo dalle persone che ci stanno accanto e che non riusciamo ad assecondare, a tutte quelle paure che ci assalgono nei momenti in cui non ce lo aspettiamo…

Ci sembra quasi di non riuscire a cambiare nulla di una situazione più grande di noi…di non riuscire a rimanere in piedi a causa del forte “vento”.

E’ proprio in quel momento che Gesù ci chiede di fermarci ed ascoltare.

Occorre fare silenzio dentro di noi, liberarsi dei nostri pensieri, delle nostre preoccupazioni, delle nostre paure e ricordarci delle parole di Gesù “…Non abbiate paura!”. 

Lui è lì, ma siamo noi che non lo sentiamo, presi dai nostri affanni, preoccupati di quel “vento forte” che ci fa barcollare…

Noi, che fidandoci di Lui potremmo “camminare sull’acqua”, siamo proprio come Pietro e dobbiamo riconoscerci in quell’appellativo che Gesù gli ha dato:“uomo di poca fede”….

Le tentazioni, le paure, le situazioni esterne difficili ci fanno agitare e ci destabilizzano.

A volte esplodiamo in quel grido “Signore, salvami”, senza tener presente che il Signore è sempre al nostro fianco, siamo noi che non riusciamo o non vogliamo vederlo, o lo scambiamo per un “fantasma” come hanno fatto gli apostoli…

E se cercassimo di ricordare sempre le sue parole: “Coraggio, sono io, non abbiate paura!” ?

Abbiamo sempre bisogno di un segno? Ma che fede abbiamo? 

Chiediamo al Signore di accrescere la nostra fede, lasciamo spazio a Lui e liberiamo la nostra anima dalla paura, che ci allontana da Lui e ci fa fare scelte sbagliate.

Quante volte abbiamo dubitato del Signore? E’ quella mancanza di fede che ci fa “affondare”

Per tutte quelle volte in cui la nostra fede è venuta a mancare chiediamogli perdono e, prima di ogni nostra azione, decidiamo di fare un atto di affidamento a Lui, che ci solleva in tutte le situazioni difficili che viviamo, così come ha fatto camminare Pietro sulle acque e, dopo essere saliti sulla barca, ha fatto cessare il vento.

Se noi riusciamo ad avere fede in Lui, ci accorgiamo che il “vento cessa”.

Riconosciamo la grandezza del Signore e la sua presenza anche nelle piccole cose che viviamo e continuiamo con fede a rivolgerci a Lui: solo così riusciremo a rimanere saldi e il “vento forte” non ci destabilizzerà.

Il “vento” intorno a noi può arrivare nei momenti più inaspettati, ma se siamo pronti a dare la mano a Gesù quando ce la tende, affidandoci completamente a Lui, certamente non affonderemo.

Preghiamo per rimanere saldi nella fede in Lui, ricordiamo le sue parole e facciamoci guidare da queste: “…Non abbiate paura!”. Solo così le situazioni esterne, soprattutto quelle più difficili che ci fanno sentire come in un mare agitato, non potranno più affondare la nostra barca!

Flavia Ricci

   

        

 

 

 

 

FdC 87 – Gli appuntamenti dell’estate

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CHIUSURA DEL CAMMINO DEL GRUPPO DELLE FAMIGLIE E DEL GRUPPO DEL RITIRO SPIRITUAE MENSILE DOMENICA 11 GIUGNO 2017 CON L'USCITA PELLEGRINAGGIO AL SANTURAIO DI SAN GABRIELE DELLADDOLORATA IN ABRUZZO

Schermata 2017-06-02 alle 19.47.43
Informazioni presso Suor Anna e Sr Agata

 

ESERCIZI  SPIRITUALI  PREDICATI
[RIVOLTI A TUTTI]

diretti da
P. CARLO ROSSI OMV

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9 – 16 giugno 2017

«SPIRITO DEL PADRE E DEL FIGLIO: SPIRITO D'AMORE»

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ESERCIZI  SPIRITUALI  IGNAZIANI  DI  GRUPPO
CON  COLLOQUI  PERSONALI  QUOTIDIANI
PER  SACERDOTI,  RELIGIOSI  E  LAICI

diretti da P. ARMANDO SANTORO OMV

3 – 12 luglio 2017

3-24 agosto 2017 MESE IGNAZIANO

4-9 settembre 2017 – Prima Settimana Ignaziana

I corsi iniziano nel pomeriggio del primo giorno (ore 17:30) e
terminano con il pranzo dell’ultimo.

Previo accordo, i partecipanti a tutti i corsi possono parteciparvi solo parzialmente.

 

ESERCIZI SPIRITUALI
ICONOGRAFICI

Contempliamo l'icona di s. Elia profeta
Dirige il corso l'iconografa Kasia Malarska

23 – 25 giugno 2017

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FdC 87 – L’Editoriale di P. Armando Santoro omv

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Carissimi Amici di Casa Lanteri,
maggio è volato via lasciandoci la nostalgia del passaggio della nostra Madonnina Pellegrina da Fatima che abbiamo ospitato presso il nostro Santuario per una settimana.
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A maggio abbiamo concluso quasi tutte le nostre attività ordinarie, rimane la chiusura del Gruppo Famiglia e quello del Ritiro Aperto a tutti che faremo insieme con una uscita-pellegrinaggio al Santuario di San Gabriele dell'Addolarata in Abruzzo; e anche la chiusura del Gruppo Arte e Spiritualità che concluderà sabato 3 giugno con la benedizione delle icone frutto del lavoro di quest'anno. Schermata 2017-06-02 alle 19.47.43

Un maggio colmo di momenti forti: oltre al passaggio della Madonna Pellegrina, il corso di Esericizi Spirituali sulla Prima Settimana Ignaziana, il Fine Settimana Spirituale per le Famiglie, e l'inizio del corso di Esercizi sulla Seconda Settimana Ignaziana che è avvenuto il 31 maggio sera.

La nostra nuova amica Rita Storti ci parlerà dell'esperienza degli Esercizi di cui sotto potete vedere la foto del gruppo

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Esercizi Spirituali
14 – 19 maggio 2017

 

I nostri amici Assunta & Roberto Basile invece ci diranno due parole sul Fine
Settimana Spriituale per le Famiglie.

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Concludendo quest'anno pastorale un mio particolare ringraziamento va all'amica Flavia Ricci le cui meditazioni ci hanno accompagnato mensilmente:

grazie carissima Flavia della condivisione che ci hai regalto del tuo intimo rapporto d'amore con il Signore. È stato molto bello che, prima di te, per un anno sia stato tuo marito Fabrizio a donarci questo servizio: Dio benedica la vostra famiglia e la renda sempre più feconda e fonte di attrazione verso Cristo nella vostra comunità parrocchiale dove svolgete un prezioso servizio di aiuto alla formazione di famiglie cristiane.

A Dio piacendo, l'anno prossimo sarà la nostra amica di Latina, Tania Giovannoli [foto a destra], a continuare questo bel servizio di condivisione della riflessione personale sulla Parola: grazie Tania!

 

 

 

 

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Concludendo, vi chiedo una preghiera per il corso di Esercizi Spirituali che stiamo
facendo e che si concluderà, paicendo a Dio, giovedì 8 giugno prossimi e vi dò
appuntamento ai corsi di Esercizi Spirituali estivi [clicca qua per il calendario dei corsi].

Dio vi benedica tutti e santa estate

                                                                P. Armando omv

 

 

 

 

 

 

 

 

 

fdc 87 – La pagina di P. Carlo Rossi omv

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Carissimi Amici di Casa Lanteri,

Lo Spirito Santo ricolmi i vostri cuori e accenda in essi il fuoco del Suo Amore!

Il mese di giugno, che solitamente conclude l'Anno Pastorale in corso, inizia con la solenne celebrazione della Pentecoste, cioè con un invito a correre per le strade del mondo, per portare a tutti il lieto annuncio del Signore Risorto. Un invito, quindi, che non deve darci tregua neanche nel tempo dell'estate, dedicato abitualmente al rilassamento e al riposo.

Il “Dono”, promesso da Cristo Risorto, discende ancora una volta sulla Chiesa e su ogni uomo di buona volontà, inondandoci di luce e accendendo nei nostri cuori il fuoco dell'Amore divino.

Tale promessa deve suscitare in noi un intenso desiderio, vissuto nell'attesa orante, per poterci preparare ad una pronta accoglienza del Dono e per poterci aprire ad una profonda, grata riconoscenza.

Gli Apostoli si preparavano a ricevere lo Spirito nella preghiera unanime e perseverante, uniti a Maria, la Madre di Gesù.

È quello che abbiamo cercato di fare anche noi, concludendo il mese mariano con la recita itinerante di un Santo Rosario completo, fermandoci ad ogni mistero presso le varie edicole che circondano il piazzale del nostro Santuario e aggiungendo, quest'anno, anche dei tabelloni che riportavano i Misteri della Luce.

Sabato prossimo, nella solenne Veglia di Pentecoste, presieduta dal nostro Vescovo Mauro, ci uniremo ancora una volta intorno a Maria, per implorare la sua intercessione, perché lo Spirito ci renda saldi nella Fede, coraggiosi nella Speranza, trasformandoci in testimoni veri e credibili dell'Amore.

Questo stesso Amore vi protegga e vi accompagni anche in questo tempo di riposo e di vacanza, per realizzare sempre la Santa Volontà del Padre ed impegnarci con rinnovato vigore in tutte le attività che ci verranno proposte nel prossimo anno pastorale.

Maria Santissima custodisca nella Pace e nella serenità i vostri cuori!

Arrivederci a Settembre!

Con grande affetto

p. Carlo, omv