Ho fatto bene a partecipare anche se sento che devo riordinare le "carte" della mia vita, un bell'impegno! Da laica praticante ed aspirante a una qualche conoscenza che vada oltre l'omelia domenicale e le Lectio divine riconosco che Sant'Ignazio di Loyola oltre ad essere un Maestro che ti introduce nel Cuore di Gesù è anche un grandissimo conoscitore dell'animo umano! Ti spiazza anche davanti alle migliori resistenze! Certamente P. Santoro è stato un suo allievo ora maestro mirabile. La Prima Settimana è un'introduzione al Corso, ma già si avverte che oltre quella "porta" che si è aperta c'è di più, si vive allora una trepidazione mista tra ansia e "voglia di Dio" che ti spinge a continuare.
Gli Esercizi Spirituali di Sant'Ignazio di Loyola dovrebbero, a mio modestissimo parere, essere divulgati fra i laici molto di più, specie in questa epoca, dove convivono contraddizioni come: mancanza di valori forti e ricerca di consapevolezza del senso della vita.
Un ultimo pensiero va alla nostra amatissima Nostra Signora di Fatima che ispira, protegge e guida coloro che seguono gli Esercizi nel suo Santuario di San Vittorino.
Ringrazio e saluto P. Armando!
Maria Antonietta
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Qualcosa che non si può descrivere…
di Fr. Giuseppe Ambrosio
Missionari della Divina Redenzione
Quando ci è stato chiesto di scrivere qualche parola sul “Corso di Esercizi spirituali ignazianti” svoltisi dal 4 al 9 settembre 2017 presso “Casa Pio Bruno Lanteri” in San Vittorino (RM), ci siamo subito detti che era qualcosa di difficile.
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Infatti, un’esperienza spirituale, come quella che si ha la possibilità di vivere un una settimana trascorsa nel silenzio, nella meditazione della Parola di Dio, col sostegno fraterno e amicale dell’“equipe” guidata da Padre Armando Santoro omv, è di certo qualcosa che non si può descrivere ma va vissuta in prima persona.
Un’esperienza che fa tacere le labbra per affinare gli altri sensi: quello della vista, per accorgerti del fratello che è accanto a te; quello dell’udito, così da permetterti di ascoltare il cuore più del rumore; il senso del tatto che è chiamato a sfogliare le pagine della Sacra Scrittura più che scorrere su un “mouse” oppure una “tastiera”; un’esperienza che rende sobria la mensa per riscoprire ciò che davvero è essenziale per la propria vita; una settimana dove si spegne il cellulare ed il computer per restare “aggiornati” solo sulla “buona notizia” che il Vangelo di Gesù Cristo vuole raccontare alla tua vita; una settimana, dove anche i piedi si fermano per imparare a “restare” davanti a “Gesù-eucarestia”, magari riscoprendo quel desiderio di “stare con Lui” (Mc 3,14).
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In questa Prima Settimana di Esercizi Spirituali ignaziani, siamo stati aiutati da un’icona, quella di Pietro afferrato per la mano mentre affondava nelle acque, e grida a Gesù: “Signore salvami! (Mc 14,30), un’esclamazione che spesso è scappata anche sulle nostre labbra, quando crediamo di poter affrontare la vita senza coinvolgere Dio, che invece è colui che ce l’ha donata e più di chiunque altro è pronto ad afferrarci per donarci il coraggio necessario per viverla in pienezza!
Fr. Giuseppe Ambrosio MDR
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