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FdC 52 – «Pillole dantesche» di Felice Martini

“Chiuser le porte que' nostri avversari
nel petto al mio segnor, che fuor rimase

e rivolsesi a me con passi rari” (Inf. VIII, 115-117)

 

Introducendo un pò di tempo fa le "pillole dantesche", dicemmo come il viaggio compiuto da Dante potesse paragonarsi ad un esercizio spirituale, tanti sono i punti di contatto tra questo capolavoro della letteratura di ogni tempo e gli esercizi spirituali di sant'Ignazio di Loyola.

Aggiungemmo, inoltre, che i fini della divina commedia erano, per esplicita dichiarazione del suo autore, tanto quello di condurre l'uomo ad uno stato di felicità quanto quello di aiutarlo a conoscersi.

Mettemmo ancora in evidenza quanto sia importante questo tema della conoscenza di se stessi, ricordando sia quello che scrissero i saggi dell'antichità classica, sia numerosi santi (Teresa d'Avila su tutti, cf Castello interiore, Prime mansioni, I, 2 – ma poi anche sant'Agostino, San Filippo Neri, sant'Alfonso Rodriguez, s. Faustina Kowalska, tra gli altri).

Cosa poi sia questa conoscenza di se stessi lo può dire solo chi ne ha fatto esperienza. È qualcosa legata alla conoscenza dei doni di Dio, all'uso di questi nella vita personale (e, quindi, al discernimento), alla realizzazione dello scopo della propria vita, alla felicità.

Questa  conoscenza non è facile ed è ostacolata. A questo alludono i versi citati da Dante, che per tre volte cerca di iniziare e portare a conclusione questo viaggio, e per tre volte ne viene impedito. Solo l'aiuto della grazia e la presenza di Virgilio riescono ad aver ragione degli ostacoli che impediscono a Dante il cammino.

Tale percorso non è solo di Dante, ma di tutti coloro che si dedicano a coltivare le vie dello spirito.

La divina commedia è il resoconto fedele di un viaggio compiuto dal suo autore che ancora oggi ci indica il viaggio da compiere, le difficoltà e gli ostacoli da superare, il momento in cui questi si presentano, i presupposti ed i fini di questo percorso.

Di tutto questo parleremo nei nostri incontri e su queste pagine. 

A proposito… vi ricordo che il prossimo incontro del nostro gruppo di lettura dantesca sarà, a Dio piacendo, lunedì 20 gennaio alle ore 17:00. Vi aspetto!

 

 

 

Fdc 52 – Lanteri Humanitas informa

L'associazione Lanteri Humanitas  ha compiuto il suo primo anno di attività.  Tralasciando un bilancio complessivo dell'opera svolta,  argomento che ci ripromettiamo di trattare più diffusamente in futuro, vogliamo qui parlare del mercatino missionario natalizio che ha occupato il periodo di Avvento. In tale occasione particolare importanza ha rivestito l'opera svolta a livello artigianale da volontari anche non necessariamente appartenenti all'associazione. 


Si sono così poste in vendita decorazioni, addobbi, presepi, abbellimenti per la casa e la tavola natalizia, articoli di cucito e maglieria oltre a confezioni regalo realizzate con gli oggetti già in nostro possesso. Il risultato, considerando il particolare momento generale è andato al di là delle nostre aspettative e lo rendiconteremo prossimamente. Una notazione particolare inoltre va alle persone presenti alle vendite per l'impegno ed il tempo dedicato nei giorni festivi a tale opera missionaria.

L'Associazione Lanteri Humanitas ringrazia gli Oblati di Maria Vergine da Padre Sergio, Rettore generale a Padre Silvano e ai consacrati tutti per la collaborazione e disponibilità e le Suore OMVF, inoltre, per l'affettuosa vicinanza.

 

 

 

 

FdC 52 – Giornata dell’Adorazione silenziosa

Tutti sappiamo, quando guardiamo la croce, quanto Dio ci ha amato. Quando guardiamo l'Eucarestia sappiamo quanto Egli ci ama anche adesso. Ecco perché si è fatto Pane di vita, per soddisfare la nostra fame del suo amore, e poi, come se non bastasse, è diventato Lui stesso l'affamato, colui che è nudo, senza casa, così da offrirci la possibilità di soddisfare la sua fame del nostro amore umano. Poiché per questo siamo stati creati, per amarlo e per essere amati.

 

Per i turni di adorazione, telefonare al Centralino di Casa Lanteri 06 2266016

 

 

 

 

fdc 52 – C’eravamo tanto amati…

C'eravamo tanto amati, per tre mesi o poco più …

Potrei iniziare così la mia storia matrimoniale, perché di fatto, io  e mio marito, ci conoscemmo un 13 di luglio e il 30 ottobre dello stesso anno, ci sposammo. Pazzi! Scocchi! Inconsapevoli del vero significato e valore del Sacramento del Matrimonio. Un brevissimo colloquio con il vice Parroco e via. Ma, Dio, dopo aver consacrato l'unione dei due incoscienti, "non si perse d'animo" ed oltre ai tre bellissimi figli, donó un buon cammino di fede, affinché i cinque, potessero godere dei suoi immensi doni. 

Finché la coppia pregó insieme, nonostante l'abbandono, del cammino di fede, da parte del marito e pur con altre mille difficoltà, la famiglia rimase unita. Smesso di pregare insieme, fu la fine. Lui se andò di casa ed ebbe altre relazioni.  

Ma, Dio, che non abbandona mai le sue creature,  continuò  ancor più a nutrire d'amore, la Famiglia ferita, anzi donó, con l'intercessione della Mamma Celeste, grazia su grazia. Tra le tante: figli credenti e praticanti, la riaccoglienza in casa, per tre volte del marito. 

E, infine, per ora, la grazia più grande, nonostante la separazione e purtroppo il divorzio. Al povero marito, gravemente ammalato, oltre la riconciliazione con la moglie, l'assistenza spirituale di un amico sacerdote, che il giorno prima di morire, lo confessa, gli impartisce l'Unzione degli Infermi con la santa Comunione e l'Indulgenza Plenaria. E che dire? Non se ne sta, ora, bello bello  tra le braccia di Gesù in Paradiso?

Come? come? come? si può fare a meno dell'Amore di Dio!

Solo dei pazzi! Inconsapevoli! Incoscienti!

Lode, benedizione e gloria a Dio! E grazie delle vostre preghiere!

Maria Rosa

 

FdC 52 – Editoriale di P. Armando Santoro omv

Carissimi Amici di Casa Lanteri,

ed eccoci nel 2014! Deo gratias!

Anche questo anno il passaggio dall’anno vecchio al nuovo l’abbiamo vissuto a Casa Lanteri in amicizia e preghiera con un bel gruppo di amici . Dopo il rituale del cenone di fine anno per il quale ogni partecipante aveva portato qualcosa da condividere, abbiamo fatto una simpatica tombolata e dalle 23:00 alle 23:50 ci siamo messi in preghiera adorando il Santissimo Sacramento esposto, poi un intermezzo per vedere dalla terrazza i vari fuochi d’artificio e conclusione dell’incontro con la celebrazione eucaristica di Maria Madre di Dio a cui abbiamo affidato le nostre famiglie e il mondo intero (foto sotto).

Vi chiedo una preghiera per il nostro P. Emmanuel omv che da circa un mese entra e esce dall’Ospedale per una brutta polmonite e che speriamo in questi giorni di riavere definitivamente a casa.

Sabato 15 dicembre si è svolto il raduno natalizio degli Amici di Casa Lanteri. È stato un incontro proficuo e incoraggiante, anche se, a dir il vero, non erano tantissimi, ma sufficienti a incoraggiarci vicendevolmente nell’opera che cerchiamo di portare avanti con il contributo e l’interessamento di tutti.

Il nostro amico Vittorio, tesoriere della nostra Associazione, ha rilevato come, in riferimento al contributo mensile che da alcuni anni gli Amici di  Casa  Lanteri  erogano per le attività della Casa, dopo l’entusiasmo iniziale,

si è riscontrato un forte calo della partecipazione. Si è preso atto di questo senza demoralizzarci e ci siamo spronati ad un’opera personale di sensibilizzazione degli Amici.

Il raduno l’abbiamo celebrato al termine del Fine Settimana Spirituale d’Avvento in cui abbiamo cercato di approfondire l’esortazione apostolica “Evangelii gaudium” di Papa Francesco. È stato un momento di grazia e di fraternità molto bello (foto sotto).

Le conferenze sono state tenute, oltre che da me, da sr Mary omvf che ci ha presentato l’Anno Liturgico, dai due nostri amici prof., Mauro Meruzzi e il diacono Nicola Parisi che ci hanno dato prova di grande competenza e simpatia; P. Silvano omv ha presieduto l’Eucaristia del sabato.

 

In questo mese di gennaio abbiamo la belle notizia della ripresa del Gruppo Dantesco, avendo ormai terminato la sua convalescenza il nostro amico Felice, che non vedeva l’ora di riparlarci di Dante.

 

Ora vi lascio oltre che alla sua Pillola dantesca al Pensiero eucaristico della b. Madre Teresa di Calcutta, e alle belle condivisioni di vita spirituale della nostra amica Maria Rosa, e dei nostri nuovi amici Marco & Giuliana.

 

 

 

 

FdC 52 – Testimoni della rinata speranza…

La vita dell'uomo nella sua esperienza terrena è un mistero, un grande mistero. È un pellegrinaggio che per molti e per molta parte di anni si svolge nell’oscurità o, meglio, sotto l'influsso di una falsa luce: crediamo di essere svegli mentre gli anni ci scorrono tra le dita quando, al contrario, stiamo in un sonno profondo. 

Un incantamento domina la vita addormentata dell'uomo. Assume forme varie, tutte seducenti in apparenza, ma velenose nella loro radice: il potere, in qualsivoglia forma; la ricchezza elevata ad idolo da assumere come riferimento per discriminare tra uomo e uomo; il dominio degli altri e della natura; il culto della bellezza del corpo e della cura estrema della forma da portare e mostrare al mondo, quando il nostro cuore è, al contrario, avvizzito e lasciato nella incuria più desolante; la tecnologia ipermoderna che affascina e trascina in un mondo virtuale e complicato dove l'essenza semplice dell'uomo e della sua natura si perde. 

L'uomo moderno è un essere stordito, che vaga nelle nebbie, portando sulle spalle un fardello di veri dolori e di false speranze che una finta vita di benessere non allevia minimamente. 

Il potere dello spirito contrario, accolto dal nostro libero arbitrio, ha, dall'origine, condannato l'uomo a vivere nell'oblio dell'Eterno. 

Non ci sembra possibile, reale, che ciascuno di noi sia destinato, per sua intrinseca natura, alla vita eterna di gioia che il Creatore ha per noi concepito quando: “Asciugherà ogni lacrima dai loro occhi e non vi sarà più la morte né lutto né lamento né affanno, perché le cose di prima sono passate” (Ap 21,4). Ci sembra quasi una fantasticheria pensare ad un cielo nuovo ed a una terra nuova dove l'uomo contemplerà, in adorazione, il suo Padre Santo. 

Accade, quindi che, percependoLo lontano ed irreale, ad un certo punto della nostra vita Lo dimentichiamo, relegandoLo ai margini del nostro mondo e chiudiamo la porta del cuore: non siamo più creature in contatto intellettivo ed affettivo col nostro Creatore ma uomini autoreferenti ed autosussistenti. I risultati?S ono davanti ai nostri occhi: l'uomo, senza abbeverarsi alla Fonte Divina, non è capace di mantenere il Mondo, creato con tanta passione, in armonia. 

Ma il Signore è grande! Il Signore è giusto! Misericordioso è il Signore! Fedele è il Signore! Egli ci ama, di un amore eterno. Non è sconvolgente che Dio si sia fatto uomo per andare a morire di Croce per una nuova Alleanza di salvezza? 

Non è stupefacente che Dio abbia creato e crei ogni singolo uomo chiamandolo per nome ed invitandolo ad un dialogo continuo? 

E non è disarmante per il nostro ego vedere il Signore alla nostra porta bussare, pronto e desideroso di entrare per cenare assieme? 

 

Quando gli occhi si aprono è bello e doveroso testimoniare. È bello condividere la speranza, perché siamo Comunità e Chiesa di Cristo e le nostre speranze ci sostengono nel cammino difficile che affrontiamo ogni giorno. 

Un brano di Matteo (11;2-6) ci aiuta: Gesù risponde al Battista, che gli aveva mandato a chiedere se era davvero Lui il Messia atteso, dicendo ai discepoli: “Andate e riferite a Giovanni ciò che udite e vedete: i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato il Vangelo. E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo”. 

A noi, che scriviamo, un giorno il Signore ha ridato la vista regalandoci uno sguardo nuovo sul mondo; ci ha ridato la Speranza che ci permette di crescere, pian piano, in Fortezza; ci ha lavato l'anima con lacrime di pentimento e stupore; ci ha insegnato ed insegna il significato vero della Croce; ci accoglie, nel suo abbraccio infinito, quando la paura ci assale; ci libera dalle catene delle false credenze che ci impediscono di trovare il nostro posto nel cammino dall'esilio alla Terra Promessa. 

Attraverso tutto questo siamo giunti a San Vittorino ed al caro Padre Armando che ci ha accolti come un buon pastore: di ciò gli saremo grati sempre. Possiamo augurarci ed augurare a tutti di potere, un giorno, dire come San Paolo: “Ho combattuto la buona battaglia,ho terminato la corsa,ho conservato la fede”.

                                 

 

 

FdC 52 – La pagina di P. Silvano Porta omv

Carissimi Amici di Casa Lanteri,

un anno nuovo di grazia ci attende; molti ci hanno fatto gli auguri per un anno migliore e così sarà, perché il Signore l'ha preparato per noi.

Le difficoltà non mancheranno, poche o tante, sofferenze la vita non ce le risparmierà, ma sappiamo di avere accanto a noi "un Prode valoroso", come dice la Parola di Dio, che saprà condurci a salvezza.

Armiamoci dell'elmo della fede per resistere al male e per non deludere lo Spirito Santo riversato con abbondanza nei nostri cuori dal Padre e da Gesù.

Auguri!

 

 

 

 

 

Fine Settimana Spirituale Avvento 2013

                               TESTO DELL'ESORTAZIONE APOSTOLICA 

Sr Mary Kowalski omvf

L'Anno Liturgico

  

P. Armando Santoro omv

L'Esortazione Apostolica «Evangelii Gaudium» di Papa Francesco

«Evangelizzatori con Spirito»

 

Omelia alla S. Messa conclusiva del Fine Settimana
III di Avvento in Santuario

Diacono Prof. Nicola Parisi
«La gioia cristiana scaturisce dalla fonte del cuore traboccante»

 

«La difficile missione di unire due cuori che si amano:
quello del Signore e
 quello del suo popolo

 

Proposte per la riflessione personale

Momento conclusivo 

P. Silvano Porta omv

Omelia alla S. Messa della
III Domenica di Avvento

Prof. Mauro Meruzzi

La gioia negli scritti giovannei

Conferenza sull'Apocalisse per il Ritiro Spirituale mensile

Prova x

ESERCIZI SPIRITUALI SULLE ORME DI SANT’IGNAZIO DI LOYOLA
PRIMA SETTIMANA DEGLI ESERCIZI SPIRITUALI IGNAZIANI

Iniziano martedì 28 aprile 2020 alle ore 16:00
Terminano domenica 3 maggio 2020 alle ore 13:00 circa

MODALITÀ DI SVOLGIMENTO

  1. Il corso si svolgerà tramite collegamenti internet con il programma ZOOM che può essere caricato sia su smartphone o su computer.
  2. Gli interventi del Direttore del corso, che si svolgeranno tramite videoconferenza, verranno registrati e messi a disposizione, per cui coloro che agli orari stabiliti non potranno parteciparvi, potranno ascoltarli successivamente.
  3. Ogni esercitante verrà affidato ad una Guida con cui avrà quotidianamente un colloquio via Skype o WathsApp. Il colloquio avrà come oggetto il lavoro spirituale che si sta facendo quotidianamente. Quindi non sarà un colloquio che implica apertura di coscienza sulla propria vita morale, ma un colloquio di aiuto sull’esperienza di preghiera in atto negli Esercizi Spirituali.
  4. Per poter partecipare al corso si richiede una scelta precisa e preferenziale di dedicarsi agli Esercizi Spirituali in confronto alle altre cose che pur uno dovrà fare. Cioè si può anche andare a lavorare o altri impegni familiari, ma nel restante tempo l’attenzione e l’impegno personale devono essere focalizzati sugli Esercizi da fare.
  5. Durante il corso si devono sospendere tutti gli esercizi spirituali di pietà che si fanno che oltrepassino in tutto mezzora o poco più. Cioè si possono continuare le proprie devozioni personali purché non superino i 30-45 minuti. Chi non se la sente di lasciare le proprie devozioni non è il caso che faccia gli Esercizi Spirituali perché mischierebbe troppe cose e farebbe solo perdere del tempo alla Guida.
  6. Durante gli Esercizi Spirituali si possono fare letture non proposte dal Direttore del corso solo se approvate dalla propria Guida. Cioè, se uno vuole leggersi qualcosa che non è stato proposto per il cammino degli Esercizi, deve chiederne il permesso alla propria Guida. Questo perché altrimenti ci si disperde con altri argomenti e non ci si cala in profondità nel cammino degli Esercizi Spirituali.
  7. Per poter partecipare al corso si richiede un impegno serio e fedele di:
    A) Ascoltare, durante il corso, quotidianamente le istruzioni giornaliere, luna breve preghiera al mattino* e la s. Messa in streaming (sempre che perdurasse il divieto di celebrazioni nelle nostre Chiese) e la recita comune, via rete, della Compieta. In genere ogni giorno ci sarà una istruzione di mezzora. I primi due giorni, martedì e mercoledì, avranno maggior tempo per le istruzioni dovendo aiutare ad introdursi negli Esercizi.
    * La preghiera del mattino può essere saltate da chi fosse impedito, ma dovrà ascoltare la registrazione dei 5/10 minuti di breve istruzione che il Direttore dà al termine di essa.
    C) Effettuare quotidianamente il colloquio con la Guida con orari da stabilirsi con la Guida stessa.
    D) Attenersi fedelmente alle disposizioni sulle devozioni e letture personali.
    E) Almeno due ore di preghiera personale secondo le istruzioni che si riceveranno.
    F) Evitare durante il corso l’uso dei mass media (giornali-televisione-cellulare, smartphone, tablet, ecc.) per cose non necessarie ed evitare anche le chiacchiere non necessarie per cercare, per quanto possibile lì dove si vive, senza atteggiamenti mistici, ma pratici, un clima di silenzio.
  8. Nella richiesta di partecipazione indicare il numero WathsApp se lo si possiede per essere inserito nella chat del gruppo degli Esercizi per le comunicazioni.
  9. Chi può elargisca anche una libera offerta di collaborazione economica alle attività della Scuola.
  10. Per particolari chiarimenti contattare il Direttore del corso, P. Armando Santoro omv <pasomv@gmail.com>.
  11. Per iscriversi al corso contattare il Segretario della Scuola Sig. Ignazio Lattanzi <lattanzi.ignazio@gmail.com>.