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Carissimi benefattori, noi Suore Oblate di Maria Vergine di Fatima, insieme a Kaushalia e alla sua famiglia, vogliamo ringraziarvi di cuore per la vostra generosità e solidarietà. Come ci ha ricordato Papa Francesco , “Uniti a Dio ascoltiamo il grido del povero”. Avete fatto del bene, il vero bene, che consiste non solo nell’aiuto materiale, ma nel restituire dignità, speranza e futuro a questa ragazza e alla sua famiglia, che abbiamo conosciuto durante il viaggio missionario, vissuto nel mese di febbraio con i volontari della LanteriHumanitas, Associazione Missionaria dei Padri OMV. Visitando le famiglie più disagiate, sr. Sheranee ci ha fatto incontrare una realtà disperata, che riguardava una ragazza di 16 anni, della parrocchia di Koralawella. Kaushalia, da poco tempo paralizzata completamente a causa di un tumore alla colonna cervicale, accusava forti dolori, che non si riuscivano a controllare con i farmaci. I medici hanno consigliato l’intervento chirurgico immediato per cercare di salvarle la vita, di alleviare le sofferenze e cercare di recuperare tutte le funzioni. Per questo motivo abbiamo attivato la raccolta di fondi, per ricoverare Kaushalia in un ospedale privato, perché l’assistenza pubblica è veramente inadeguata per questa prestazione medica così importante. L’intervento chirurgico, avvenuto i primi di marzo, è andato bene, e Kaushalia aveva subito ripreso l’uso delle braccia ed era tornata a sorridere. Solo successivamente si è scoperto che la massa era di natura maligna, ma i medici hanno sconsigliato altre terapie, per permettere a Kaushalia di riprendersi. Dopo l’intervento è stata trasferita in una clinica per la riabilitazione, dove gradualmente stava riprendendo l’uso motorio delle gambe, grazie ad una fisioterapia adeguata. Kaushalia è rimasta sempre in clinica. Successivamente la ragazza è stata colpita da un virus e la febbre è stata controllata, solo dopo un ulteriore ricovero presso l’ospedale privato. Con il nostro grande grazie, vi comunichiamo che a seguito di una complicanza respiratoria avvenuta il 21 luglio, è stata ricoverata con urgenza ma la nostra Kaushalia ci ha lasciato il 29 luglio ed è ritornata alla casa del Padre. I funerali sono stati celebrati lunedì 1 agosto. Grande è il dolore che condividiamo, certi nella speranza della resurrezione. Abbiamo assicurato alla famiglia la partecipazione di tutti coloro che l’hanno conosciuta e aiutata, non solo materialmente, ma anche e soprattutto con l’affetto e la preghiera. Siamo certi che il bene fatto e condiviso porterà nel tempo tanti altri frutti di bene. Kaushalia ci ha uniti nell’amore solidale che supera ogni confine e limite, facendoci sperimentare il valore eterno della carità.
“In ognuno di questi ‘più piccoli’ è presente Cristo stesso. La sua carne diventa di nuovo visibile come corpo martoriato, piagato, flagellato, denutrito, in fuga… per essere da noi riconosciuto, toccato e assistito con cura”. (Misercordiae Vultus)
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