FdC 57 – Come far tornare i conti… di Flavia & Fabrizio

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Se piove cosa si fa? Ci si mette al riparo aspettando che smetta o, si cerca un rimedio per continuare la nostra vita cercando di bagnarsi il meno possibile. Comunque si tratta di un contrattempo che non doveva capitare.

L’altro modo può essere di continuare a vivere la nostra vita sapendo che quel temporale non è un evento nefasto, ma un dono, una necessità arrivata per nutrire e far crescere tutta la nostra vita. Cioè si tratta di un lieto evento.

 

Vivere la sofferenza, sbagliata o giusta che sia con la regola del …

Gesù Abbandonato ==>> Gesù Abba-donato = il Padre ci dona Gesù Crocifisso

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“Venuto mezzogiorno, si fece buio su tutta la terra, fino alle tre del pomeriggio. Alle tre Gesù gridò con voce forte: Eloi, Eloi, lema sabactàni? Che significa: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?”. (…..) Ma Gesù, dando un forte grido, spirò.. (Mc 15, 33-37).

La difficoltà è un dono di Dio, sempre.

Non è una prova fine a se stessa, ma un regalo, quello giusto per noi che va scartato.

La tentazione è di scartarlo, aprirlo noi: risolverlo. Dobbiamo farlo scartare a Dio stesso.

Come si fa a farlo scartare a Dio?

Primo, non curiosare cercando di capire cosa c’è dentro o, restare ad osservarlo e continuare a pensarci, ma andarsene: spirare.

Poi amare sempre e tutti. Questo consente a Dio di scartare, aprire il dono. Perché in questo modo diciamo a Dio accetto il dono e produce la richiesta a Lui di scartarcelo.

Questa nostra azione è fondamentale perché fa si che la sofferenza cambia il suo valore e il suo peso. “Venite a Me voi tutti che siete affaticati e oppressi, e Io vi darò riposo. Prendete su di voi il Mio giogo e imparate da Me, perché Io sono mansueto e umile di cuore; e voi troverete riposo alle anime vostre; poiché il Mio giogo è dolce e il Mio carico è leggero (Mt 11,28). 

Ogni volta che ci si dimentica di amare, subito ricominciare.

Ogni volta che ci ritorna l’apprensione per la difficoltà, subito ridonarla a Dio.

Alla fine di questo percorso, senza che ce ne accorgiamo abbiamo ricevuto da Dio la vera Fede in Lui.

Ogni passaggio ben fatto ha prodotto in noi l’ingresso di Dio, non come hanno fatto i giudei il giorno delle palme, pensando a un Dio che risolve i nostri problemi, ma che nei problemi noi, come Gesù, scegliamo la volontà Sua piuttosto che ottenere i nostri risultati.

Noi non dobbiamo cercare di dare una mano a Dio “Allora quelli che erano con lui, vedendo ciò che stava per accadere, dissero: «Signore, dobbiamo colpire con la spada?». E uno di loro colpì il servo del sommo sacerdote e gli staccò l’orecchio destro. (Luca 22, 49-50)

Dobbiamo solo continuare ad Amare. “Ma Gesù intervenne dicendo: «Lasciate! Basta così!». E, toccandogli l’orecchio, lo guarì. (Luca 22, 51)

Nella via della Fede i nostri conti non torneranno mai e quelli che tornano sono i conti di Dio che saranno alla lunga più vantaggiosi dei quelli da noi auspicati.