FdC 53 – Editoriale di P. Armando omv

Carissimi Amici di Casa Lanteri,

e così gennaio è volato via. Me ne sono accorto solo alla fine e mi trovo a redigere questo Foglio in ritardo!

Immerso nel Tempo Ordinario della Liturgia che stiamo vivendo in questo mese dopo le festività natalizie, gennaio è stato ordinario nelle varie attività di Casa Lanteri che stanno, con nostra grande gioia e soddisfazione nel Signore, maturando in una partecipazione sempre più sentita e motivata. 

Abbiamo avuto un calo di partecipazione solo alla Scuola di Preghiera aperta a tutti. A  proposito vi ricordo che ogni venerdì dalle 18:30 alle 20:00 abbiamo la possibilità di un incontro semplice e profondo con il nostro grande Amico Gesù che ci aspetta per introdurci in un rapporto più intimo con Lui e con il Padre suo, nel suo dolcissimo Amore.

 

 

 

La Scuola vuole essere un occasione sempre aperta a tutti, anche pochi, che vogliono passare poco più di un ora in riflessione, preghiera e adorazione. Non c’è impegno di frequenza, si può venire anche una volta sola. L’orientamento è quello di fermarci in preghiera sul Vangelo della domenica successiva e fornire ai partecipanti suggerimenti, consigli sul come disporre il cuore nell’incontro con Gesù mediato dalla pagina evangelica che si medita o contempla.

Quando preghiamo attraversiamo sempre questi due terreni: la meditazione e/o la contemplazione. In genere mischiamo tutto, perché la nostra anima vola, non può star ferma in un atteggiamento, prima o poi si stanca e passa oltre. 

 

Noi cerchiamo con questa Scuola di aiutare le persone a lasciare l’anima libera di volare nel suo incontro d’amore con l’Amato Gesù. Il pericolo, oggi più che mai presente in tanti fedeli addentrati nella spiritualità, è quello di un incontro con il Signore che, però, non Lo raggiunge, perché ci si ferma alla lettera della Parola del Vangelo, senza rag-giungere la carne vivente e glorificata del Signore. Allora la persona crede di pregare, ma in realtà sta solo nutrendo il cervello di nozioni, più o meno importanti, ma nozioni. Allora la fede si trasforma in pensiero, in studio, in filosofia, in moralismo, invece di essere esperienza di un incontro che sconvolge il cuore e lo attira dietro il profumo olezzante dell’Amato Gesù che lo introduce in una sempre maggiore intimità d’amore con Lui e con il Padre suo, diventando sempre più amici e figli: intimi amici del Figlio e figli amati del Padre.

Quando attraverso il Vangelo mi incontro con l’Amico Gesù, bisogna che mi sieda ai suoi piedi come Maria di Lazzaro e Lo guardi mentre mi parla.

 

Meditare è ascoltare, cercare di capire cosa ci dice, riflettere su quanto abbiamo capito, applicare alla propria vita quanto si è capito, non distogliendo mai gli occhi del cuore da Lui.

Allora stiamo pregando e non studiando, stiamo pregando  e  non filosofando,  stiamo  pregando  e non facendo un bellissimo tema sulla vita spiri-tuale.  La  preghiera è ben altro che  un tema di  bei 

pensieri: è amore appassionato per Colui dal quale non riusciamo a distogliere lo sguardo.

 

Contemplare, invece si ha quando non sono più attento a capire, riflettere, ponderare, applicare alla mia vita, ma sono preso dal gusto, dalla bellezza, dal fascino della presenza, dal soave odore del Suo profumo o di quei valori e sentimenti che il suo Santo Spirito fa emergere dalla Parola che ascolto o dai personaggi di cui Essa parla. Allora si gusta l’amore, si beve alla coppa del vino divino e ci si inebria di Spirito e si rimane lì così, sempre fissando lo sguardo del cuore su di Lui finché il cuore non è soddisfatto, sazio, colmo… 

Nella preghiera così intesa si passa dalla meditazione alla contemplazione e dalla contemplazione alla meditazione in una danza o volo dell’anima che si lascia portare dal vento dello Spirito, rimanendo fisso lo sguardo del cuore sull’Amato: perché non venite a imparare questa danza e a osare questo volo?

 

Prima di concludere, devo fare una correzione a quanto detto sopra circa l’ordinarietà delle nostre attività. Gennaio si è chiuso con un’attività superordinaria ed eccezionale, 

che spero, però, diventerà sempre più ordinaria: la nostra sr Mary Kowalski omvf ha guidato il suo primo corso di Esercizi Spirituali Ignaziani di tre giorni alla nostra cara amica Grazia Torrisi

Dopo il suo impegno nella proposta liturgica dei nostri Fine Settimana Spirituali e l’accompagnamento personale degli esercitanti nei vari corsi di Esercizi Spirituali, ora c’è stato il grande passo in avanti, nel mettere in pratica quello che ha imparato nella nostra Scuola di Formazione Spirituale per direttori di Esercizi Spirituali e guide spirituali. Ha diretto il corso personalmente, io le ho fatto solo da chierichetto per la celebrazione della s. Messa…: BRAVA SR MARY! Sei la nostra prima allieva della Scuola di Formazione che ha realizzato in modo pieno l’intento della Scuola! Un nostro studente è diventato animatore di una scuola di preghiera, un altro ha cominciato a dirigere corsi EVO nella sua parrocchia, diversi altri sono diventate guide EVO, sr Anna omvf ha diretto i Fine Settimana Spirituali per coniugi e ha accompagnato gli esercitanti nei colloqui quotidiani, ma nessuno ancora aveva diretto un corso di Esercizi Spirituali Ignaziani, Sr Mary è stata la prima, speriamo di una lunga serie: Deo Gratias! 

 

Adesso vi lascio alla commovente lettura della condivisione di vita del caro amico Egidio, all’entusiasta amica Ivana che ci parlerà della sua partecipazione all’ultimo Fine Settimana Spirituale e alla pillola dantesca dell’amico Felice.

 

A proposito di Felice, desidereremmo partire quanto prima con un altro gruppo che vorrebbe coinvolgere gli uomini di tutte le condizioni e stati di vita.
Felice ha tante idee in merito e i talenti anche per animare alla grande un gruppo come questo, ma mancano gli uomini che si facciano avanti… Diteci una preghierina perché riusciamo a realizzare anche questo per la gloria di Dio e la diffusione del suo Regno in mezzo a questa nostra povera umanità bisognosa di amore.         

Dio vi benedica tutti!