FdC 82 – La pagina di P. Carlo Rossi omv

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Carissimi Amici di Casa Lanteri,

La luce del Signore, appena nato, continui ad illuminare i vostri cuori!

Il nuovo anno inizia, come sempre, offrendo alla nostra contemplazione la Maternità Divina di Maria. Questo titolo, che è il più antico ed importante appellativo con cui i credenti venerano la Santa Vergine, viene a riconoscere e a confermare il Mistero che abbiamo celebrato nella Santa notte di Natale: la presenza, cioè, della natura divina ed umana nell’unica persona del Cristo, vero figlio di Dio e vero figlio di Maria.

In quest’anno questa grande festa cade di domenica e ciò rappresenta una gioia ancora più grande per noi, devoti di N. S. di Fatima, che così potremo iniziare il primo centenario delle apparizioni della Madonna a Fatima con la solenne processione mariana. Pregheremo, come sempre in questa occasione, per invocare, per intercessione di Maria, il dono della Pace per tutto il mondo. Tanto più che proprio nel primo giorno dell’anno si celebra anche la Giornata Mondiale della Pace, voluta ed istituita cinquant’anni fa dal Beato Paolo VI.

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Il tema scelto da Papa Francesco per il  Messaggio di questo cinquantesimo anniversario è: «La non violenza: stile di una politica per la pace». Con questo Messaggio, infatti, egli intende indicare un passo ulteriore, un cammino di speranza adatto alle presenti circostanze storiche: ottenere la risoluzione delle controversie attraverso il negoziato, evitando che esse degenerino in conflitto armato.

Il Papa, però, in questo Messaggio non si limita ad interpellare i leader politici e religiosi di tutto il mondo, ma si rivolge a noi tutti. Sottolinea, infatti,  che Gesù insegnò che il vero campo di battaglia, in cui si affrontano la violenza e la pace, è il cuore umano: «Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono le intenzioni cattive» (Mc 7,21)”. E, più avanti nel testo, aggiunge: “Perciò, chi accoglie la Buona Notizia di Gesù, sa riconoscere la violenza che porta in sé e si lascia guarire dalla misericordia di Dio, diventando così a sua volta strumento di riconciliazione, secondo l’esortazione di san Francesco d’Assisi: «La pace che annunziate con la bocca, abbiatela ancor più copiosa nei vostri cuori»”. E non manca di ricordare, così, che la vera pace inizia fra le mura domestiche, infatti: “Se l’origine da cui scaturisce la violenza è il cuore degli uomini, allora è fondamentale percorrere il sentiero della nonviolenza in primo luogo all’interno della famiglia”.

Appare chiara nelle parole del Santo Padre l’esortazione ad una vera conversione del cuore; ed è proprio questo richiamo che lega questo messaggio a quello di Fatima, che nel suo nucleo fondamentale è una chiamata alla conversione e alla penitenza. E Maria a Fatima, con sollecitudine materna, ci indica anche la strada da compiere, per realizzare il cammino di conversione: “Il mio Cuore Immacolato sarà il tuo rifugio e il cammino che ti condurrà a Dio”.

In effetti, la devozione al Cuore Immacolato di Maria è un elemento centrale nel messaggio di Fatima, devozione che si esprime soprattutto con la preghiera, semplice e profonda, del Santo rosario e con la riparazione alle offese rivolte contro il santissimo cuore di questa nostra Madre. È Maria stessa che, apparendo a Lucia il 10 dicembre 1925 a Pontevedra, chiese consolazione per le ingratitudini e le bestemmie degli uomini e fece la seguente promessa: “A tutti coloro che, per cinque mesi (consecutivi), al primo sabato, si confesseranno, riceveranno la santa Comunione, reciteranno il Rosario e mi faranno compagnia per quindici minuti, meditando i Misteri, con l’intenzione di offrirmi riparazioni, prometto di assisterli nell’ora della morte con tutte le grazie necessarie alla salvezza”.

Ed è per rispondere alle accorate richieste della Santa Vergine e per facilitare la realizzazione di questa pia pratica a tutti i fedeli che frequentano il nostro Santuario, che abbiamo deciso di promuovere la solennizzazione assembleare dei primi cinque sabati, a partire dal prossimo 7 gennaio. Alle 16.30 di tale giorno ci ritroveremo in Santuario, dove verrà presentata una meditazione su un Mistero del rosario; poi reciteremo insieme la corona e parteciperemo alla Santa Messa, comunicandoci con l’intenzione di riparare alle offese fatte al Cuore Immacolato di Maria. La confessione, con la medesima intenzione, può essere effettuata anche entro gli otto giorni precedenti.

Sarà questo un modo, certamente santo e gradito a tutti, per prepararci a celebrare con cuore puro e riconoscente il primo centenario della Visita di Maria Ss.ma alla nostra povera umanità. 

In conclusione, ci uniamo al nostro Santo Padre, invocando la Beata Vergine Maria, Regina della Pace, a farci da guida in questo nuovo anno che si apre davanti  a noi con l’impegno precipuoa diventare persone che hanno bandito dal loro cuore, dalle loro parole e dai loro gesti la violenza, e a costruire comunità nonviolente, che si prendono cura della casa comune. «Niente è impossibile se ci rivolgiamo a Dio nella preghiera. Tutti possono essere artigiani di pace»”.

A tutti voi l’augurio di un anno ricco di Amore e di Pace!

Con grande affetto

p. Carlo, omv