Fdc 85 – La pagina di P. Carlo Rossi omv

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Carissimi Amici di Casa Lanteri,
Sì, noi lo crediamo: il Signore è veramente risorto. Alleluia!

Il nuovo mese di aprile si è aperto, offrendo alla nostra contemplazione l'episodio evangelico della risurrezione di Lazzaro, l'ultimo dei grandi segni operati da Cristo, che ci prepara a vivere con rinnovata gioia e profonda gratitudine il mistero pasquale della nostra salvezza: la Risurrezione di Gesù.

Dobbiamo tener presente, però, che la risurrezione di Gesù non è come quella di Lazzaro o di altre persone, di cui ci parlano i Vangeli, come ad esempio il giovane di Naim o la figlia di Giairo, tornate in vita, ma destinate poi a morire come tutti gli altri uomini.

Nel Risorto, infatti, siamo chiamati a contemplare un'azione di Dio totalmente nuova su Gesù e su di noi, un'azione tale che la morte non avrà più alcun potere.

La risurrezione di Gesù è perciò il centro e il fondamento della nostra fede; senza di essa – dice san Paolo – la nostra fede sarebbe “vana”, cioè campata in aria, senza alcun fondamento. È questa fede che ci rende “cristiani” e ci chiama ad essere anche noi creature nuove, attraverso la fedeltà al nostro Battesimo, nel quale siamo stati rigenerati ad una vita di grazia, da accogliere con grandissima gioia e da sviluppare sempre più profondamente ed intensamente, camminando con Gesù, contemplando in Lui risorto la primizia della nostra risurrezione, la certezza in una vita che non verrà mai meno.

Ed è grazie a questa fede che possiamo affrontare serenamente un'esistenza contrassegnata ancora da sofferenze, ostilità, fatica, violenza, guerre… La Pasqua di Gesù, infatti, non ci trasferisce automaticamente nel “regno dei sogni”, nella ricerca di un mondo irreale. Essa vuole, piuttosto, raggiungerci nel cuore, per aprirci ad un'esistenza autentica, un'esistenza di fede, di speranza, di amore: una fede che è fonte di gioia e di pace, una speranza che è più forte delle delusioni, un amore che è più forte di ogni egoismo.

Siamo, dunque, invitati a vivere come pellegrini nella notte, rischiarata dalla speranza della fede e riscaldata dall'autenticità dell'amore.

Ogni anno la celebrazione del Triduo pasquale ci accompagna e ci illumina in questo nostro cammino.

Per vivere più profondamente i misteri della nostra redenzione, ci rivolgiamo ancora una volta a Maria, Madre della Speranza, e con fiducia imploriamo:

  

 

                     

O Madre, tu che fosti presente ai piedi della croce;

Tu che hai vissuto il tuo sabato santo nella fede più forte della morte
ed hai continuato a sperare contro ogni speranza;

Tu che sei stata la prima testimone del tuo Figlio risorto,
concedi a tutti noi il dono della gioia e della pace nella fede che prelude e
ci avvicina alla luce sfolgorante della Pasqua.

Buona Pasqua!

Con grande affetto

p. Carlo, omv