FdC 69 – Testimonianze dagli Esercizi Spirituali

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Eugenia Yasinska

 

Alla prima esperienza degli Esercizi Spirituali Ignaziani, posso dire che è stata davvero una bella grazia, un passaggio di Dio, per cui sono molto grata. 

Mi chiamo Eugenia e sono postulante, ormai prossima novizia, delle Missionarie di Cristo Risorto. Nonostante il cammino di una formazione religiosa, che potrebbe sembrare agli occhi di molti un cammino di “santi”, o di persone comunque piene di fede, di crescita e di luce, questo cammino si, è molto ricco e accompagnato da un buon discernimento, ma il mio cuore spesso si posa anche su preoccupazioni “del mondo”. 

Nonostante l'incontro che mi ha cambiato la vita, mi ha trasformato radicalmente, riconosco, grazie anche a questi dieci giorni, che ho camminato anche nella superficialità e nella ricerca di me, della sua manna, della gratificazione. Questa intuizione, per riconoscere che non sono io la mia vocazione, ma la vocazione è il Cristo Risorto, che Salva, che Perdona. Gli Esercizi, quindi, non hanno fatto altro che “piegare” la mia natura ribelle, riorientandomi a Lui. 

Giorno dopo giorno, seguendo Gesù che nasce nella grotta, che taglia la legna e la Sua stessa Croce, che prega intensamente e si dirige verso la Sua passione, lo Spirito mi scuoteva e mi illuminava lì dove ancora mi sono scoperta attaccata, legata, nel peccato, proprio per permettere a Cristo ad essere al centro del mio cuore, proprio per permettere che il mio ego si lasciasse liberare e purificare, da figlia in Cristo. Dalla “superficialità” di un amore fatto di “parole”, “ti amo”, di servizio, che è nato dalla gioia dell'incontro, di non totale consapevolezza, ecco che mi chiama a fare sul serio con Lui. 

Il mistero più grande della fede cristiana, quello di Gesù in Croce, in realtà non è mai capito così in fondo, è diventata un'abitudine, un simbolo e spesso ci dimentichiamo cosa significa veramente, e che essere cristiani non è solo andare a Messa, recitare qualche preghiera perché magicamente ci esaudisca, ponendo noi al centro, i nostri bisogni..no! Quel Gesù in Croce ci, mi ricorda un Amore folle, che mi chiama a essere cristiana che la croce la vive, insieme alla Pasqua, “preventivando” la Pasqua, come direbbe Rupnik. E se questo non c'è, nulla ha più senso, non ha sapore, è frivolo. Non ha senso nemmeno la scelta di vita e di vocazione. L' Amore Vero richiede “violenza”, per ristabilire quel contatto per cui sono stata creata. Chiama allo “sforzo” di piegarsi a consegnarGli tutto, sia le sofferenze sia “le cose belle”, come la salute, la Missione, i talenti, perché sia Lui ad agire. Perché lo sguardo sia fisso su di Lui e non sui nostri successi. Perché anche negli insuccessi ci ritroviamo in Lui sulla Croce.       Eugenia Yasinska

Schermata 2015-09-30 alle 18.51.37

Francamaria
Debernardi

 

“Francamaria, Io ti ho amato così (il così non lascia dubbi interpretativi) e tu?…

Avevo terminato i tre giorni iniziali di esercizi e lasciavo l’Oasi di S.Polo. Ancora sentivo le frasi di chi rimaneva: “Ti perdi la parte migliore”.

Ma quella frase sull’immaginetta che Sr Mary mi aveva appena dato era un legame con quei pochi giorni e mi stava accompagnando a casa. 

È stata la mia prima esperienza di quegli esercizi ai quali, fino alla sera precedente il loro inizio, sono stata tentata di rinunciare, timorosa di essere incapace a tempi di silenzio, di meditazione, di preghiera, di semplicità, di resa.

Fuori dalla vita quotidiana, in un’atmosfera di pace, il Signore ha continuato a dirmi “…devo fermarmi da te”, come a Zaccheo. Ancora mi sorprendo a rivivere quei momenti di grazia davvero speciale quando Gesù ha continuato a seguirmi con il suo sguardo:  quello sguardo che a volte sfuggo e che sempre ci cerca, che sempre Mi cerca per ripetermi :“AMAMI !”. Quell’ ”AMAMI” che capisci solo quando credi sul serio, nel profondo del tuo essere, quanto e come Lui ti ami e ti desideri. Quell’ “AMAMI” che riesci a realizzare solo quando riesci ad abbandonarti nelle sue braccia totalmente fiducioso e felice, come un bimbo che, lanciato in aria dal  padre, senza ombra di timore, ricade, ridendo gioioso, nell’abbraccio che lo attende.

Ancora, nel ricordo, risuona l’antifona dopo la Comunione di quella Messa domenicale. Ancora Gesù mi ripete come a Simone: “ Ho da dirti qualcosa”. Da quell’ultimo dei tre giorni, non ha mai smesso di ripetermi o dirmi qualcosa.  “Dimmi, Signore!”.

Anche se sono stati solo tre giorni, ciò che ho interiorizzato continua a dare una luce diversa a tanti aspetti di concetti e idee rendendoli ora più vitali, più belli, più entusiasmanti.

Grazie a Padre Armando per come sa guidare e stimolare la riflessione. Grazie a Sr. Mary che mi ha accolto con una dolcezza senza pari.         
                                                                                Francamaria Debernardi

Schermata 2015-09-30 alle 12.24.11

Zelinda Graziani

 

Qui seduta, a casa ritorno indietro con la mente e con il cuore ai tre giorni di Esercizi Spirituali fatti a San Polo dal 3 al 6 settembre; ho aderito senza saperne profondamente il perché, quasi quasi ero indecisa nel partire ed affrontare il viaggio ,seppur breve, da sola.

Non avevo ancora capito che non ero sola ma in ‘’compagnia di Gesù’’, quel flebile richiamo che sentivo e soffocavo nel cuore era proprio Lui, mi invitava a scendere dal sicomoro come Zaccheo senza paura e ripensamenti. Tante volte mi sono posta le domande: ‘’chi sono io ?’’, ‘’chi sei Tu o Dio?’’

Ovviamente non ho ancora risolto’’ l’enigma’’, tanta è la strada ancora da percorrere, ma questa strada la Via la sta tracciando Lui, ho solo la consapevolezza che per seguirla devo fidarmi del Signore.

Sono grata a chi mi ha invitato agli Esercizi EVO a P. Armando che li conduce insieme a Suor Mary e Suor Anna, strumenti del Dio Vivente, inoltre ricordo ad uno ad uno i partecipanti, non  sono servite parole tra noi ma solo comunione d’ intenti : incontrare il Signore Gesù,.

Non riesco a scrivere tutto quello che ho sperimentato vi consiglio solo:’’ provare per credere’’.
                                                                                                     Zelinda Graziani