FdC 61 – Un pomeriggio a scuola della Bibbia… di Mariella Perilli

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Sabato 22 novembre 2014 ho partecipato per la prima volta ad un incontro mensile di preghiera. Questo incontro comprendeva l’approfondimento esegetico e teologico di brani biblici, non conoscendo il  metodo che sarebbe stato utilizzato, ero molto perplessa e speravo in cuor mio che non fosse troppo  cattedratico.   Conoscendomi:  amando e desiderando ascoltare la parola di Dio che non delude mai, ho deciso di andare. Non c’erano aspettative in me, ma la consapevolezza di essere in attesa. Sentirmi accolta da persone mai viste prima è stato come essere  a casa. Infatti l’incontro era motivato solo dall’ascolto della Parola di Dio. È solo in Lui che possiamo sentirci figli amati e fratelli in Cristo Gesù.

Il Brano in questione:  Il  libro di Tobia Cap. 1.

Il Prof. Parisi  ci ha spiegato, come entrare nel contesto storico ed esegetico. Partire dai suoi antenati (Tobia 1,1-5), sentirci protagonisti del brano biblico, sentirci interrogati, dover rispondere personalmente alle domande  che affollavano  la mia mente e il mio cuore, calarmi nella mia storia e scoprire, quanto la vita di ogni uomo biblico o no , ci interroga  profondamente di fronte alla Parola di Dio. Solo la fede e la ragione ci permettono di rispondere al grande mistero del suo amore infinito. L’Eterno Padre infinitamente buono, ci ricorda che non siamo mai soli se confidiamo e crediamo in Lui.

Ci lascia liberi, di attraversare i deserti, aridi lande solitarie,  boschi selvaggi, in attesa del nostro silenzio, uguale preghiera,uguale ascolto, uguale invocazione e scopriamo che la sapienza infinita era con noi senza mai abbandonarci. Come dice  il  Salmo 15: Per me la sorte è caduta su luoghi deliziosi; Benedico il Signore che mi ha dato consiglio; anche di notte il mio cuore mi istruisce. Il Signore è mia parte di eredità e mio calice:nelle tue mani è la mia vita, e ancora  Geremia: Quando le tue parole mi vennero incontro,le divorai con avidità; la tua parola fu la gioia e la letizia del mio cuore (15,16).

Non  basterebbe la mia vita per ringraziarlo per le meraviglie che ha compiuto che compie e che compirà per ogni creatura che si affida totalmente a Lui.