FdC 64 – Non è uomo… di Anna Simoncelli

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È esperienza tangibile per ognuno di noi il fatto che gli esseri umani non nascano tutti uguali, ma che fin dal primo momento posseggano caratteristiche fisiche che differenziano chiaramente i maschi dalle femmine. Con la crescita non solo tali differenze si accentuano, ma se ne manifestano anche altre: ormonali (ormoni maschili e femminili), fisiologiche (per esempio le funzioni dei due apparati riproduttivi), e psicologiche (anche i cervelli maschili e femminili sono differenti).

Tutte queste specificità  non sono frutto del caso ma sono scritte nel nostro DNA, che è contenuto in ogni cellula del nostro corpo e che stabilisce con precisione se siamo femmine (cromosomi XX) oppure maschi (XY). Questi sono i due sessi.
Non è difficile rendersi conto di quanto maschi e femmine siano differenti, fin dai primissimi anni di vita: è un’esperienza che possono confermare tutti i genitori! E di quanto differiscano anche le loro esigenze durante la crescita!

Osservando i due sessi, salta subito all’occhio che essi sono fatti in modo complementare, cioè che hanno senso insieme; sono pensati fin nei minimi dettagli per un progetto che possono realizzare solo in due, uniti, un uomo e una donna. Questo progetto è la vita, la generazione di nuovi esseri viventi.

Anche a tale meraviglioso evento i due partecipano in maniera differenziata: non possono entrambi partorire, così come non possono entrambi fecondare. C’è uguale bisogno di tutti e due. E non è un caso. Infatti il beneficiario ultimo di questa duplice presenza ed unione sarà la nuova creatura, il figlio, che ha ricevuto metà di sé dal papà e metà dalla mamma e il quale, accompagnato dalla loro femminilità e mascolinità, potrà realizzare la propria natura.
In sintesi uomo e donna sono diversi, e hanno funzioni e predisposizioni diverse, in vista di un progetto più grande che li attende.

Sulla base di queste premesse consideriamo ora l’affermarsi della mentalità anti-uomo basata sulla teoria del “gender” o “genere” secondo la quale l’essere umano nascerebbe neutro, né maschio né femmina, e avrebbe il diritto di scegliere da sé che cosa essere. Partendo dal preconcetto che la femminilità e la mascolinità siano solo atteggiamenti imposti dalla cultura, e che il nostro corpo vada ignorato (in quanto affossamento di tale idea), si negano i sessi e si sostengono i generi. Questi ultimi si identificano con i comportamenti e le preferenze sessuali (almeno 72), da scegliere e da cambiare a piacimento: lesbica, gay, bisessuale, transessuale, indeciso, intersex,  senza-genere, tutti-i-generi, genere X e così via, a cui si aggiungeranno presto sado-masochismo, pedofilia, incesto e pornografia. In sostanza l’uomo viene sradicato dal suo corpo e ridotto alla sola funzione sessuale, a puro istinto, senza senso né finalità. Vengono cioè distrutte la sua identità e la sua dignità.

Dobbiamo stare attenti a non cadere in questa trappola! Noi non siamo orientamenti sessuali ma persone, fatte di corpo e anima, nate per un progetto grande che è scritto anche nella nostra carne.

Benedizioni a tutti!!

 

Anna Simoncelli