FdC 63 – «Ero malato…» (Mt 25,35) di Giusy Damiani

febbr

gsy

ff

_123

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ero

Quante volte nella messa avevo ascoltato questa lettura e quante volte avevo letto questa parte del Vangelo, senza stare veramente attenta alle parole, poi un giorno, in un momento qualunque della mia vita, ovvero nel giorno in cui il Signore ha voluto, è entrata in me e si è fermata nella mente e nel cuore.

Ho iniziato a rendermi conto che non avevo dato la giusta importanza alla persona malata, ma forse lo avevo fatto per paura di trovarmi davanti a diverse situazioni di malattia. Si,  mi allontanavo da questa realtà per paura…. paura di non poter dare il conforto giusto, la parola giusta, l’aiuto giusto, ma poi ho capito che la maggior parte delle volte non serve parlare o agire, basta semplicemente stare accanto alla persona e ascoltarla: ascoltare lo sfogo, il pianto, la rabbia.

Ho compreso una cosa molto importante: la malattia, quella grave, quella che non ti lascia, quella che ti fa soffrire, quella che è con te tutti i giorni e tutti i minuti, quella che ti limita, quella che non ti lascia l’indipendenza,  non è MAI una condanna o una punizione di Dio, come molti pensano, anzi è una scorciatoia per conoscere meglio Gesù, ma solo la Fede, quella con la F maiuscola, solo quella Fiducia vera, ti aiuta e ti mette in condizione di non cadere nel baratro della paura e della depressione.

L’Amore di Gesù mi ha fatto capire tutto questo, e non solo…..

Mi ha aiutata a capire, anche attraverso il lavoro, il tempo libero e la voglia di fare, che potevo impegnarmi e mettermi a disposizione nella Chiesa e nella comunità per un bellissimo servizio: portare la comunione ai malati, nella loro casa.

Da cinque anni mi dedico settimanalmente e ogni volta che serve, a questo meraviglioso servizio d’Amore. Ho conosciuto tante donne e uomini in momenti di malattia molto difficili da superare sia per loro che per i famigliari ma posso testimoniare che il momento in cui arriva Gesù in queste case tutto si rasserena e torna il sorriso e la tranquillità.

In questi cinque anni sono cresciuta molto, e ogni persona che ho incontrato mi ha arricchito dentro; quello che ogni volta si ripete, e mai dimenticherò, è il momento della Comunione e i discorsi fatti con gli occhi; spesso i malati che vado a visitare non parlano e non sentono, sono allettati, a volte neanche vedono ed è proprio in quel momento che  il Signore agisce….ed è bellissimo! I loro visi e i loro corpi ritrovare il sollievo. 

Da qualche mese ho iniziato gli E.V.O. qui a casa Lanteri con Padre Armando e sto imparando un nuovo modo di mettermi all’ascolto della Parola di Dio; inseguivo da tempo un certo tipo di cammino spirituale e credo proprio di averlo trovato.  Ringrazio e lodo il Signore ogni momento della mia giornata e prego sempre  per arricchirmi nella fede e nell’umiltà.

Giusy Damiani