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“Ipocriti!” L’ipocrisia, quella malattia che mostra esternamente ciò che non c’è interiormente e l’unico obiettivo che si prefigge è di nutrirsi di apparenza e reclama vanagloria. Inoltre ci imballa sul nostro giaciglio rendendoci incapaci di prendere posizione rispetto agli eventi che incontriamo e a tutto ciò che il Signore ci invita ad iniziare per uscire da questa situazione lo rifiutiamo perché ci stiamo bene con la nostra malattia. Non vogliamo scendere dalla superficie delle apparenze, la condizione della folla, per andare verso l’umiltà di metterci in discussione facendo quello che Dio ci propone per poi riuscire a cogliere l’essenza dell’azione piuttosto che fermarci all’esteriore giudicandolo e rifiutandolo. Gesù ci chiede di riconoscere la nostra vera condizione senza illusioni e ipocrisia, a questo punto decidere di indossare la sua veste È l’amore reciproco che ci guarisce da questa malattia. Il rifiutare Gesù, la porta della misericordia, ti porta ad accettare l’unica porta rimasta, quella del giudizio. Ma allora affrettati, come quando sta per arrivare un temporale, a portare in salvo il salvabile a costo di perdere qualcosa, ma salvare l’essenziale, la tua anima.
Fabrizio Fiorenza
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